L’ambiente Milan è in fermento per l’arrivo di Investcorp. Intanto arriva un avvertimento in vista dei nuovi proprietari del club.
Il Milan si prepara ad un cambiamento strutturale, di quelli destinati a cambiare la storia del club. L’arrivo di Investcorp darà modo al club di cambiare in maniera sensibile sia l’aspetto societario ma anche quelli che saranno gli obiettivi del club da qui ai prossimi anni. L’investimento del fondo arabo sul club rossonero sarà importante e, secondo alcuni, potrebbe portare anche a degli stravolgimenti concreti in termini di movimenti di mercato.
I tifosi sperano di poter assistere ad una trasformazione senza precedenti, con un club più solido e pronto ad investire in maniera concreta sul mercato per rinforzare la rosa a disposizione di Stefano Pioli. Una pioggia di milioni che aiuterà il club in un percorso di crescita cominciato già da qualche anno e che ad oggi ha trascinato proprio il Milan nella lotta Scudetto che vede i rossoneri giocarsi il titolo con l’Inter ed il Napoli (con la Juventus nelle retrovie).
Milan, l’avvertimento di Sacchi in vista dell’arrivo di Investcorp
C’è chi, però, ha voluto sollevare una questione molto importante. Il cambiamento in seno alla proprietà non cambi quella che è una struttura vincente. Il lavoro fatto da Maldini, Massara ed altri in questi anni è stato importante. La forza delle idee, quella che Arrigo Sacchi ha voluto rimarcare nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’, non dovrà andare persa.
“Ai dirigenti attuali vanno fatti i complimenti”, ha detto Sacchi, chiamando in causa proprio Maldini, Massara e Pioli ma anche Gazidis, sempre “stato attento al bilancio e non ha mai permesso operazioni pericolose”. Ed allora cosa c’è da aspettarsi con l’arrivo di Investcorp?
Sacchi si auspica, oltre ad un grosso investimento economico, anche una mission ben chiara, che non si distacchi molto da quella avuta in questi anni. “Le risorse economiche contano, ci mancherebbe altro, ma le idee sono più importanti. Per questo non capirei una rivoluzione“, le parole di Sacchi alla rosea.