Calciomercato Serie A, non è passata inosservata la frecciata del presidente nei confronti del proprio attaccante: ecco cos’è trapelato
La Serie A si prepara a mettere in scena la parte conclusiva della stagione 2021/2022. Le squadre vogliono concludere al meglio il proprio campionato ma, al tempo stesso, inizia a tornare nell’aria anche il discorso calciomercato. Ecco cos’ha riferito, a tal proposito, il presidente granata.
Già nel corso della scorsa stagione, dopo la vittoria dell’Europeo da parte dell’Italia, si pensava che Andrea Belotti potesse approdare in una big. Molto spesso è stato associato infatti ad altri club, a maggior ragione per la decisione del giocatore di mettere in stand by il discorso rinnovo.
Il contratto di Belotti, inoltre, scadrà tra circa due mesi. Il 30 giugno del 2022 non sarà più un giocatore del Torino e partirà a parametro zero, salvo colpi di scena dell’ultimo minuto. Proprio dell’attaccante classe 1993 ha parlato, al termine dell’assemblea di Lega, il presidente granata. Ecco qual è la posizione della società e di Urbano Cairo.
Serie A, Cairo senza peli sulla lingua su Belotti: “Forse c’è già la firma con un altro club”
Parole non propriamente leggere quelle riferite dal presidente del Torino, Urbano Cairo, al termine dell’assemblea della Lega di Serie A. Come mostrato in un video da ‘Tuttosport’, su Andrea Belotti, infatti, il presidente granata ha riferito a sorpresa: “Va a scadenza a giugno. È possibile che forse c’è anche già la firma con un altro club. Da febbraio è infatti libero. Se ciò è accaduto, però, forse sarebbe stato meglio se l’avesse comunicato”.
“Teoricamente – ha proseguito il presidente del club – era libero di fare ciò che voleva del proprio futuro. Per questo motivo potrebbe averlo anche già fatto. Non voglio neanche più parlare di questo tema perché ne ho già parlato a lungo”. Ivan Juric ha dichiarato, in più occasioni, quanto un attaccante come Belotti sia fondamentale per la squadra (cosa che è stata evidente quando, dopo l’infortunio, il Gallo ha avuto modo di tornare a disposizione del gruppo). La distanza tra i vertici societari e la posizione del giocatore sembra però essere ormai incolmabile.