L’Inter pensa al presente ma deve immaginare anche un futuro che potrebbe cominciare stasera con un viaggio in Spagna a tema calciomercato.
Rinata dopo la fondamentale vittoria allo Stadium contro la Juventus, tornata padrona del suo destino nella corsa per uno Scudetto a lungo dato quasi per scontato e che rischiava di scivolare via, l’Inter vorrebbe concentrare il 100% delle sue energie in un finale di stagione tutto da scrivere.
Non potrà farlo. Il calcio ormai ha tempi sempre più serrati, e mentre si avvicina la fine di un torneo è fondamentale pensare già a quello successivo. E a un calciomercato che non si preannuncia per niente facile.
L’obiettivo di Marotta e degli uomini mercato nerazzurri, infatti, è duplice: chiudere con un saldo in attivo di almeno 60 o 70 milioni di euro e un monte ingaggi ridotto senza però abbassare troppo il livello tecnico della rosa. Perché anche i risultati, oltre ai conti, sono fondamentali per il benessere economico del club.
Le mosse nerazzurre dipenderanno in buona parte anche dalle offerte che arriveranno per molti gioielli. Il più prezioso attualmente resta Lautaro Martinez, sul cui futuro il Corriere dello Sport prova a fare il punto nell’edizione di oggi.
Inter, il futuro di Lautaro tra Premier e Liga
Un anno fa l’Inter chiedeva il pagamento dell’intera clausola rescissora del suo attaccante, pari a 110 milioni di euro. Oggi, per lasciarlo andare, potrebbe accontentarsi di 70-80 milioni di euro. Una cifra che resta comunque difficilmente raggiungibile dall’Atletico Madrid (il Cholo Simeone è un grande estimatore del Toro) anche se, come riporta il quotidiano, Piero Ausilio stasera sarà al Wanda Metropolitano per parlarne comunque con i dirigenti Colchoneros.
Potrebbe trattarsi di un sondaggio esplorativo, dato che l’offerta pesante potrebbe arrivare dalla Premier League e nello specifico dal Tottenham di Antonio Conte, altro grande estimatore di Lautaro. In Inghilterra seguono con attenzione anche i profili di Barella, Bastoni e Skriniar, e nonostante questi siano stati dichiarati incedibili dall’Inter è chiaro che in realtà al giusto prezzo chiunque può partire.
A quel punto il club nerazzurro opererà in entrata: in attacco Scamacca è sempre in pole, nonostante il recente inserimento del Milan, ma si pensa anche a una soluzione a basso costo come ad esempio Jovic del Real Madrid in prestito. A centrocampo invece la stagione in corso ha evidenziato la necessità di avere un vice-Brozovic, e piacciono sia Paredes del PSG che Dani Ceballos, anche lui in uscita dal Real.
Ma prima è necessario vendere. E chissà se il viaggio di Ausilio stasera a Madrid non darà il via a una serie di meccanismi che disegneranno l’Inter del futuro. Economicamente sostenibile e, si spera, altrettanto forte.