La Serie A rischia di essere investita da un nuovo ‘terremoto’ che potrebbe rovinare diverse società. L’inchiesta plusvalenze è partita.
La Serie A deve fare i conti con il Tribunale Federale, deciso a ‘punire’ diversi club nell’ambito dell’inchiesta plusvalenze. Napoli e Juventus, oltre a Genoa, Sampdoria, Empoli, Parma e Pisa. I club finiti nel mirino degli investigatori sono diversi e numerosi, così come le sanzioni che potrebbero pesare come una ghigliottina sulle società calcistiche.
Come riferisce l’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport’, questa mattina è iniziato il processo davanti al Tribunale Federale. La Procura è decisa a scendere in campo utilizzando il pugno duro. Le richieste di inibizioni sono pesanti: i dirigenti di Juventus e Napoli rischiano grosso. Il club azzurro, insieme alla Juventus e ad altre società italiane, è finito nel mirino dopo una verifica ispettiva della Consob a maggio 2021.
Inchiesta plusvalenze, terremoto in Serie A
Il club partenopeo è finito nel mirino dei giudici del Tribunale Federale a causa dell’affare Osimhen. L’arrivo dell’attaccante nigeriano è costato al Napoli l’iscrizione nell’inchiesta plusvalenze che fa tremare la Serie A e numerosi altri club italiani tra cui Juventus, Parma, Pisa, Genoa e Empoli.
‘La Gazzetta dello Sport’ svela le ‘punizioni’ per il Napoli che potrebbe cavarsela con:
- 329mila euro di ammenda;
- 11 mesi e 5 giorni di inibizione per Aurelio De Laurentiis;
- 6 mesi e 10 giorni per sua moglie Jacqueline, per il vicepresidente Edoardo e per Valentina De Laurentiis;
- 9 mesi e 15 giorni per l’ad Chiavelli.
Plusvalenze, cosa rischia la Juventus
Per i bianconeri, invece, le sanzioni potrebbero essere più dure. La Procura federale ha chiesto:
- 800mila euro di ammenda;
- 16 mesi e 10 giorni per l’ex Fabio Paratici;
- 6 mesi e 20 giorni per Cherubini;
- 12 mesi per il presidente Andrea Agnelli;
- 8 mesi per Nedved e Arrivabene.
Trema anche la Serie B
A rischiare di più dal punto di vista della classifica in campionato sono i due club di Serie B coinvolti. Per Parma e Pisa, infatti, potrebbe essere decisa la penalizzazione in classifica o addirittura la retrocessione/esclusione dal campionato. L’accusa, infatti, chiede pene più severe qualora l’aver gonfiato il valore delle plusvalenze si sarebbe rivelato fondamentale per l’iscrizione al campionato.
I due club cadetti, dunque, rischiano non poco. Per tutti gli altri (61 dirigenti tra cui i presidenti dei club coinvolti, ndr), invece, sono in arrivo maxi multe ed inibizioni.