La FIFA ha deciso di diramare un comunicato ufficiale per fare chiarezza sui Mondiali di Qatar 2022
I Mondiali di Qatar 2022 hanno sicuramente fatto discutere per le modalità di assegnazione e per le condizioni dei lavoratori nella costruzione degli stadi. Ma anche per i vari criteri di qualificazione, apparsi abbastanza superati come la regola dei gol in trasferta ancora in vigore in Africa. Insomma, per il presidente della FIFA Gianni Infantino ci saranno tante cose da valutare in futuro. L’ampliamento alle 48 squadre per United 2026 può essere una delle soluzioni, ma non dev’essere l’unica.
A lungo si è parlato dell’interessamento dei giovanissimi al mondo del calcio. Generazioni dominate dai videogiochi, dalla ‘fretta’, dal calcio che -almeno ai loro occhi- è noioso. Molto dipende anche da quanto può durare una partita e da eventuali perdite di tempo. Per ovviare a questa situazione, ci sono alcuni promotori del ‘tempo effettivo di gioco’. Un po’ come nel basket: quando la palla finisce fuori o l’arbitro fischia, il cronometro si ferma.
Mondiali, la FIFA a gamba tesa sul tempo effettivo
E’ strano che un organo così importante come la FIFA tiri fuori un comunicato di smentite. Evidentemente, la cosa aveva preso una brutta piega. Ed è per questo che, attraverso un comunicato ufficiale, è stato reso noto che: “Non avverranno delle modifiche alla durata delle partite nei Mondiali di Qatar 2022 o in altre competizioni”. Tante, infatti, erano le indiscrezioni che portavano Infantino e la FIFA a prendere una decisione del genere già dal prossimo Mondiale.
Così non avverrà, almeno per il momento. Le grandi squadre sarebbero contente di questa soluzione, anche perché sarebbero avvantaggiate quando giocano contro squadre più deboli. Forse sarà una soluzione che verrà adottata in futuro. Per il momento, almeno fino a Qatar 2022, la durata delle partite sarà la stessa di sempre.