Oltre il danno anche la beffa. Ecco l’incredibile dichiarazione sui Mondiali e sull’Italia che non farà per nulla piacere ai tifosi azzurri.
L’Italia guarderà i Mondiali da casa per la seconda volta consecutiva. E mentre la FIGC e il suo presidente Gravina aprono tavoli di riforme con tutte le componenti del nostro calcio, ai tifosi azzurri non resta che tornare indietro con la mente per rivivere le partecipazioni dell’Italia alla massima rassegna calcistica.
Uno dei Mondiali che, per motivi non certo positivi, i tifosi azzurri non possono dimenticare è quello di Corea del Sud e Giappone del 2002. L’Italia sulla carta era una delle nazionali più talentuose, secondo molti addirittura più forte di quella che quattro anni dopo in Germania sarebbe salita sul tetto del mondo. L’avventura azzurra si fermò però agli ottavi di finale contro la Corea del Sud.
Protagonista in negativo di quel match, secondo i tifosi italiani, fu l’arbitro Byron Moreno. Autore di alcune decisioni discutibili Moreno però si è sempre difeso. Ed è tornato a farlo anche oggi a distanza di ben 20 anni. “E’ stata une delle mie migliori prestazioni.” ha dichiarato l’arbitro alla Gazzetta dello Sport. “Mi darei un 8,5 come voto per quella partita.”
Italia, Moreno e l’eliminazione ai Mondiali del 2002
“Ricevo ancora insulti sui social dai tifosi italiani.” rivela l’ormai ex arbitro. “Di certo non rispondo, ognuno fa quello che vuole. Io però so di avere la coscienza pulita. Nessuna decisione dell’arbitro ha influito su quella partita, non c’è stata nessuna irregolarità. L’unica decisione di cui mi pento è il mancato rosso ad un giocatore della Corea, ma un arbitro ha pochi decimi di secondo per decidere. E allora non c’era nemmeno il VAR.”
Tutto corretto, secondo Moreno, per il resto. Il gol annullato a Tommasi, l’espulsione di Totti. Tutto giusto per l’ex fischietto, il quale ci tiene poi a chiarire: “Io radiato? Ma quando mai! Sono stato io a ritirarmi. La FIFA ha aperto un procedimento e la federazione ecuadoriana mi ha boicottato non permettendomi di preparare la difesa. Però nel dicembre di quell’anno sono stato prosciolto da ogni accusa.”