Inter, Lukaku esplode di gioia per l’ufficialità: “Un sogno”

Romelu Lukaku torna a parlare dell’Inter in occasione del Gran Galà del Calcio di AIC, occasione in cui l’attaccante è stato premiato.

Come di consueto, l’AIC ha annunciato la lista dei vincitori del Gran Galà del Calcio, facendo riferimento alla stagione 2020-21. Un momento anche amarcord, per i presenti. In particolar modo per i facenti parte della top 11 e l’occasione per parlare a mente fredda dei successi ultimi. È accaduto in particolare a Romelu Lukaku, vincitore dello scudetto con l’Inter prima di trasferirsi/fare ritorno in Premier League, al Chelsea.

https://youtu.be/d7vCEJ9Q-DE

 

L’Associazione Italiana Calciatori, infatti, nella top 11 ha inserito: Donnarumma; Hakimi, De Vrij, Bastoni, Theo Hernandez; Barella, Kessié, Chiesa; Muriel, Lukaku e Cristiano Ronaldo.

La presenza di Gigio Donnarumma è stata la conferma di un percorso straordinario da parte dell’Italia a EURO 2020, culminato con la vittoria finale della competizione. Quella di Lukaku, ad esempio, è relativa alla grande cavalcata nerazzurra in campionato, di cui è stato indiscutibile protagonista, ragion per cui è stato anche riconosciuto come “Calciatore dell’anno”.

Romelu Lukaku esulta col Chelsea
Romelu Lukaku, Chelsea (LaPresse)

Lukaku premiato dall’AIC al Gran Galà del Calcio: “Un sogno”

In occasione della premiazione, il calciatore si è espresso così: “Giocare in Serie A è stato un sogno che avevo sin da piccolo e ho fatto tutto il necessario per vincere anche in Italia. Ritrovarsi davanti a Cristiano Ronaldo è qualcosa che non accade spesso anche perché per me lui è nella top 3 dei migliori giocatori della storia del calcio, un giocatore che mi ha veramente portato anche a un altro livello. Questo premio mi dà una grande fiducia per il futuro”.

D’altronde Lukaku si è distinto con 24 gol totali in stagione, ben meritando e concretizzando il sogno di giocare nel massimo campionato italiano. La stagione attuale al Chelsea, invece, non sta mostrando gli stessi risultati così come i nerazzurri cominciano ad avvertire la mancanza del centravanti: chissà che in futuro, nemmeno troppo lontano, non possa esserci un ritorno.

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