Confermata la dura presa di posizione della FIFA nei confronti di un Paese che non potrà prendere parte ai Mondiali di Qatar 2022.
Nonostante una fetta di appassionati sostenga da sempre che il calcio – e lo sport in generale – devono rimanere fuori dalle questioni politiche, è evidente che questo non può accadere in un mondo dove il gioco più popolare è inevitabilmente un riflesso della società.
Accade così che il calcio venga inevitabilmente condizionato da quanto accade lontano dal campo di gioco. A maggior ragione in una manifestazione, i Mondiali, che dovrebbe veicolare il messaggio che lo sport da sempre si propone di comunicare ma che purtroppo non sempre è condiviso.
La recente invasione della Russia in Ucraina ha avuto serie conseguenze sullo sport. Nel calcio questa ha significato l’esclusione dai club russi dalle coppe, la squalifica degli stessi dalla prossima edizione e soprattutto la squalifica della Nazionale, che non potrà così prendere parte ai playoff che avrebbero potuto assegnarli un pass per i prossimi Mondiali.
Mondiali, il no del TAS al ricorso: Russia fuori
La presa di posizione della FIFA è stata duramente contestata dalla Russia. E in molti si sono chiesti se fosse giusto far pagare agli sportivi le colpe di politici, se questa fosse la soluzione. Evidentemente, però, è necessario mandare un segnale forte. E lo sport può farlo soltanto in questo modo.
La Russia non prenderà parte ai playoff per i prossimi Mondiali. A confermarlo, dopo i numerosi appelli respinti, un tweet del giornalista Tancredi Palmeri che prende atto della decisione del TAS, il Tribunale Arbitrale dello Sport con sede a Losanna a cui la federcalcio russa si era appellata.
Il TAS ha ritenuto lecita anche la sanzione che aveva colpito la Nazionale, a distanza di pochi giorni dalla conferma di quella relativa ai club. La Polonia passa così direttamente alla finale del suo gruppo di spareggio, dove affronterà la vincente tra Svezia e Repubblica Ceca.