La capienza degli stadi di Serie A torna al 100% a partire dal 31° turno di campionato: ma ci saranno comunque delle regole da rispettare.
La situazione epidemiologica in Italia, rispetto al coronavirus, sta subendo degli alti e bassi. Dopo un periodo di flessione dalla curva del contagio, il livello è tornato ad alzarsi. L’indice di diffusione del Covid-19 non consente ancora di abbassare la guardia, ma la vita va normalizzandosi grazie alla limitata letalità delle nuove varianti.
Il 31 marzo, inoltre, è la data entro la quale scadrà lo stato d’emergenza, per cui molte attività potranno ripristinare le regole precedenti alla pandemia o quantomeno mitigarle con le misure di sicurezza e di autosorveglianza attualmente vigenti.
Ciò vale anche per gli stadi. In Serie A la capienza attualmente prevista è del 75% dei posti a sedere dei vari impianti. Una percentuale che ha comunque permesso di tornare a una sorta di normalità, ma il più grande cambiamento sta ancora per accadere.
Serie A, torna la capienza degli stadi al 100%: cosa ne sarà del Green Pass?
Come ribadisce l’ANSA, dopo le dichiarazioni nei giorni scorsi da parte del Sottosegretario Costa, dal 1 aprile si tornerà a poter occupare il 100% dei posti previsti per gli spettatori. Ciò vuol dire che avverrà dopo la sosta Nazionali, cominciando dalle gare previste per la 31° giornata del campionato di Serie A, come Juventus-Inter e Atalanta-Napoli. Una deroga potrebbe permettere anche di accelerare i tempi e consentire che ci sia quanto più possibile pubblico sugli spalti per la sfida spareggio dell’Italia contro la Macedonia del Nord, verso Qatar 2022.
Tuttavia, le nuove regole non cancellano del tutto le vecchie. Ancora l’agenzia di stampa, tramite fonti governative/ministeriali, anticipa che dalla riunione della cabina di regia sul Covid-19, tenutasi a Palazzo Chigi, emerge che per accedere ai vari impianti italiani, indipendentemente dalla categoria, bisognerà comunque esibire il Green Pass. Ad ogni modo, si tratterà del Green Pass base. Ciò amplia indubbiamente la platea, estendendola a chiunque non si risulti positivo al tampone.