È iniziato da pochissimo il match di Conference League che contrappone all’Olimpico la Roma e il Vitesse: netto l’annuncio di Thiago Pinto su Mourinho
La Roma ospita questa sera allo Stadio Olimpico il Vitesse per la gara di ritorno degli ottavi di Conference League. L’andata è terminata con il risultato di 0-1, grazie al gol segnato da Sergio Oliveira (poi espulso e quindi squalificato questa sera). L’obiettivo è quello di passare il turno e di accedere quindi ai quarti della competizione. Sfruttando anche il momento di maggiore fiducia in sé stessi che stanno ultimamente vivendo i giallorossi.
Ai microfoni di ‘Sky Sport’, prima dell’inizio del match (in corso da pochissimi minuti, perché cominciato ufficialmente alle ore 21:00), ha parlato Thiago Pinto. Il direttore sportivo della Roma ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla prestazione che questa sera si aspetta dalla squadra. Ma non è poi passato inosservato l’annuncio fatto su José Mourinho e sugli obiettivi per il futuro.
“La cosa più importante è che la squadra vinca, sono certo che porteremo a casa i risultati di cui abbiamo bisogno. Abraham? Penso stia facendo bene ma può fare ancora meglio, perché ha tanta qualità, finalizza bene, è forte tecnicamente. Questa è solamente la sua prima stagione in Italia”, ha riferito come primo pensiero il ds nel pre-partita di Roma-Vitesse.
Roma, parla Thiago Pinto e annuncia: “Noi e Mourinho, dall’inizio, sapevamo che il progetto è triennale”
Thiago Pinto, intervistato da ‘Sky Sport’ prima dell’inizio del match ora in corso tra la Roma e il Vitesse, ha perciò dichiarato: “Quando abbiamo iniziato, con Mourinho, lo sapevamo che il nostro era un progetto triennale. Abbiamo spazio per fare una buona stagione, ponendo le basi per avere una Roma in Champions League e capace di lottare per il titolo”.
Il direttore sportivo giallorosso, però, ha poi aggiunto su Mourinho e sull’importanza che il tecnico portoghese riveste per la squadra: “Sono portoghese come lui e al di là dell’allenatore che tutti conoscono, sono rimasto colpito dalle motivazioni incredibili che ha nel lavoro nonostante la carriera e i titoli che ha già vinto. È questa la cosa che mi ha sorpreso di più”.