“È successo ancora”: Juventus, dura decisione dopo l’eliminazione

Nonostante la grande cavalcata nel girone di ritorno, la Juventus si ferma bruscamente in Champions League: la elimina il Villarreal e non senza conseguenze.

Il pareggio in trasferta aveva già destato le sue preoccupazioni e la realtà ha poi confermato i timori. La Juventus ha perso la partita di ritorno contro il Villarreal, a Torino, ed è stata così eliminata agli ottavi di Champions League. Difficile digerire il risultato e il passivo di 0-3, soprattutto avendo il vantaggio della sfida decisiva in casa e dopo la grande risalita, almeno in Serie A, nella seconda metà della stagione.

Andrea Agnelli pensieroso
Andrea Agnelli, Juventus (LaPresse)

Le aspettative erano molto alte. È inutile negare anche grazie alle dimostrazioni di forza dell’ultimo arrivato Dusan Vlahovic e la capacità di Alvaro Morata di dire sempre la sua in coppa. Eppure, i bianconeri non hanno mai chiesto gli extra a Geronimo Rulli e il Villarreal ha dato senza incassare.

La società nella persona di Andrea Agnelli non ha pubblicamente commentato l’eliminazione né la sconfitta, scegliendo il riserbo. Evidentemente una reazione a caldo sarebbe apparsa spropositata, considerata la delusione appena successiva al risultato.

Dybala durante Juventus-Villarreal
Paulo Dybala, Juventus-Villarreal (LaPresse)

Juventus fuori dalla Champions League: la delusione più cocente

La via del silenzio è stata quindi una chiara scelta. Una linea seguita da tutti i dirigenti, che hanno invece affidato a Massimiliano Allegri il post-partita, come di consueto. Nonostante avessero parlato prima della gara, sia Arrivabene che Nedved si sono dileguati al termine. La frase chiave che riassume il sentimento generale sarà stata sicuramente ben esplicitata da Leonardo Bonucci, attraverso i social: “Vivere questo tipo di partite da fuori, per la prima volta in carriera, e non poter essere in campo mi fa capire cosa provano i nostri tifosi in queste serate. Chiedere scusa a tutti è l’unica cosa da fare in questo momento”.

Come sottolinea ‘TMW’, la scelta comunicativa è in linea con quella dello scorso anno, ma differente dal primo ciclo di Allegri. Agnelli soleva intervenire nelle circostanze più complicate almeno fino all’eliminazione contro il Lione, quando in panchina c’era Sarri: “Dallo scorso anno, dopo l’eliminazione maturata contro il Porto con Pirlo in panchina, il cambio di rotta: la proprietà non interviene, ancora una volta”. È successo ancora una volta, ma il precedente non è buono: a fine stagione con Pirlo è stata rottura.

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