Giorgio Chiellini, capitano e giocatore storico della Juve, ha parlato così degli obiettivi della squadra per quest’anno e del suo ritiro dal calcio giocato
Il rapporto, diventato a tutti gli effetti storico, tra la Juventus e Giorgio Chiellini dura ormai da ben diciassette anni. Era il lontano 2005 quando, dalla Fiorentina, il giocatore si trasferì a Torino, tra le file bianconere. E da lì non è più andato via.
Intervenuto quest’oggi ai microfoni del ‘Times’, Giorgio Chiellini ha perciò prima di tutto parlato degli obiettivi della Juventus per questa stagione. Il difensore bianconero ha fatto riferimento innanzitutto dell’argomento Champions League, che sogna di poter vincere, magari proprio in questa edizione.
A questo proposito ha infatti dichiarato: “La Champions League è qualcosa che mi manca e che alla Juve manca dal 1996. Ci siamo andati molto vicini, ci proviamo ogni anno, ma è un torneo dove non sempre vince la squadra migliore. Negli ultimi tre anni siamo stati eliminati da Porto, Lione e Ajax. Non possiamo essere soddisfatti. Quest’anno possiamo provare a vincerla”. Oltre ciò, ha poi voluto affrontare il discorso riguardante la sua carriera, riferendosi inevitabilmente anche al momento del ritiro dal calcio giocato.
Juve, Chiellini verso il ritiro? La risposta del difensore spiazza: “Forse devo chiamare Ibrahimovic”
Giorgio Chiellini, intervistato dai microfoni del ‘Times’, ha quindi parlato della sua crescita nel mondo del calcio, tanto italiano quanto europeo, e ha fatto riferimento anche al momento del suo addio. “Quando ero più giovane ero più acceso, avevo bisogno di un nemico e non avevo un buon rapporto con gli altri attaccanti. Adesso invece mi piace parlare con loro durante le partite, mi piace condividere sensazioni e discutere di ciò che sta succedendo durante un match. Con loro scherzo anche, a volte”, ha confessato.
“Non sono aggressivo – ha proseguito Chiellini – adesso il nemico non è un nemico, ma un amico che gioca contro di me, e ho capito che se non disperdo le mie energie combattendo come facevo prima, potevo diventare più lucido e più concentrato. Così le mie prestazioni sono migliorate. Verso il ritiro? Forse devo chiamare Zlatan e decidere insieme a lui. Potremmo fare un video per ‘Sky’ in cui ci diciamo: ‘Cosa vuoi fare?’, ‘No, tu cosa vuoi fare?’, ‘Ok, possiamo decidere insieme'”.