In estate la Juventus potrebbe avere a che fare con un ritorno che rischia di complicare non poco la strategia e i piani per il futuro.
Nonostante Massimiliano Allegri non voglia ammetterlo pubblicamente, la sensazione è che la Juventus possa e voglia ancora credere allo Scudetto. Non c’è dubbio che dopo un inizio di stagione da dimenticare la Vecchia Signora si sia messa alle spalle con l’inizio del 2022 gran parte dei problemi che avevano segnato le ultime due stagioni.
Problemi che più che da Sarri e Pirlo, gli allenatori che si sono succeduti in panchina prima del ritorno di Allegri – il primo ha tra l’altro vinto comunque lo Scudetto – sembravano strutturali, la conseguenza di scelte di mercato azzardate se non completamente sbagliate. E che sono state parzialmente corrette in sede di calciomercato.
Se l’addio di Cristiano Ronaldo la scorsa estate è stato inaspettato, creando un vuoto difficile da riempire, le cessioni operate a gennaio hanno alleggerito la squadra di stipendi importanti e portato la liquidità necessaria a ingaggiare Vlahovic e Zakaria. Ma nei suoi piani futuri, tra il possibile interesse per Marcos Antonio dello Shakhtar e le inevitabili riflessioni sul rinnovo di Paulo Dybala ancora in sospeso, la Juventus potrebbe dover presto aggiungere un’altra voce. Una cessione che sembrava fatta e che invece andrà nuovamente organizzata in estate. Quella di Aaron Ramsey.
Juventus, il piano per Ramsey non ha funzionato
Arrivato nell’estate 2019 a parametro zero dopo una lunga militanza nell’Arsenal, il centrocampista gallese ha lasciato Torino a gennaio. Un’operazione di contorno, rispetto alle cessioni di Bentancur e Kulusevski al Tottenham, ma comunque molto importante. Ramsey percepisce infatti 7,5 milioni di euro all’anno al netto delle imposte, cifra considerevole a maggior ragione considerando che in bianconero non si è mai espresso a buoni livelli.
Come scrive Tuttosport, la Juventus lo ha girato a gennaio ai Rangers Glasgow in prestito con la speranza che in Scozia riuscisse a rilanciarsi. Ma il piano non ha funzionato: fino a oggi, complici anche gli ennesimi problemi fisici che lo hanno tormentato per tutta la carriera, Ramsey ha collezionato appena 94 minuti in campo. E nei piani del manager Giovanni Van Bronckhorst il suo riscatto non sembra neanche lontanamente possibile.
Così, in estate, Ramsey tornerà a Torino. Per la Juventus sarà davvero difficile cederlo nuovamente, ma allo stesso tempo il suo ingaggio peserà non poco sui conti. E allora? Ancora Tuttosport suggerisce l’unica opzione possibile. E cioè, vista l’impossibilità di rilanciarlo in bianconero, la risoluzione del contratto. Un’opzione percorribile, ma che senza impensabili sconti da parte del giocatore cambierebbe di poco la situazione della Vecchia Signora.