Alla vigilia della sfida di Europa League contro il Bayer Leverkusen Gasperini non si trattiene e chiude nettamente su una questione.
Dal 10 marzo 2020, giorno in cui l’Atalanta stupiva l’Europa con il Valencia, a domani, quando la Dea scenderà in campo con il Bayer Leverkusen, sono passati due anni. “Straordinari – sottolinea il tecnico orobico Gasperini – anche se c’è il rammarico che questi grandi risultati siano stati raggiunti senza la presenza del pubblico”. Ma quello che è fatto è fatto, e comunque non è ancora arrivato il momento di fermarsi.
Le parole del tecnico dell’Atalanta arrivano nella conferenza stampa che precede la sfida ai tedeschi valida per l’Europa League. Tanti i punti da affrontare, tante le risposte che la squadra dovrà fornire a Gasperini in vista di un finale di stagione che il tecnico vuole in linea con i precedenti. L’obiettivo? Gettare le basi per una “nuova Dea”, la versione 2.0 che nascerà in estate dopo l’ingresso dei nuovi soci americani.
A sorpresa, però, il tecnico liquida brevemente la domanda relativa al suo futuro e ai piani eventualmente intrapresi con la società : “Non c’è stato ancora modo di incontrare la nuova proprietà , non è ancora arrivata qui in città . Per le tempistiche dovete chiedere a loro, non a me.”
Quelle che circondano il futuro dell’Atalanta, dunque, sono al momento soltanto speculazioni e voci. Come quella che ipotizza la cessione dei due attaccanti colombiani Zapata e Muriel. Di quest’ultimo, apparentemente non sempre nelle grazie di Gasperini, il tecnico parla molto bene: “Per me non è un problema, è un ragazzo molto positivo. A volte fa il suo ruolo bene, altre meno bene.”
Discorso che vale anche più in generale per la sua Atalanta, impegnata nella corsa con la Juventus per un posto in Champions League e che ancora deve recuperare la sfida con il Torino. La battuta d’arresto con la Roma per Gasperini è stata sopravvalutata.
“La prestazione non è stata negativa, spesso viene giudicato il risultato e non quanto visto in campo. Non si può sempre spiegare tutto, in campionato gli equilibri si spostano con poco” sottolinea, per poi aggiungere che “non possiamo fermarci, ci sono ancora tante partite da giocare e siamo capaci di giocarle al meglio.”
Per parlare con la nuova proprietà e discutere i piani da giugno in poi, quindi, ci sarà tempo. Per Gasperini e la sua Atalanta il futuro è adesso.
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