Le italiane stentano in Europa, ma nessun campionato top ha una sfida per il titolo bella come la nostra. Accontentiamoci
La rinascita dell’Inter contro una Salernitana tornata ai disastri pre-gennaio, ci regala l’ennesimo controsorpasso di una lotta scudetto che promette finalmente emozioni fino alla fine. La mancanza di continuità di tutte le big ha creato una classifica cortissima, con una distanza tra primo e quinto posto mai così risicata in questa fase della stagione nell’ultimo ventennio.
Stasera, la sfida del Maradona tra Napoli e Milan ci dirà molto sulle due squadre in campo, ma la corsa resterà aperta a prescindere del suo risultato. I ragazzi di Spalletti hanno un’occasione storica. Diventare campioni d’Italia per la prima volta dal 1990, calendario alla mano, sembra un’impresa più accessibile rispetto al 2018, quando di fronte c’era una Juve che chiuse a 95 punti.
La quota scudetto quest’anno è crollata, e non avere impegni in altre competizioni a 11 gare dal tramonto è un vantaggio importante rispetto alle concorrenti. Il Milan, da parte sua, dopo due deludenti pareggi con Salernitana e Udinese ha rialzato la testa nel derby di Coppa, almeno dal punto di vista del gioco. Il match di Fuorigrotta sarà un crocevia importante, e i rossoneri, nei grandi appuntamenti, quest’anno hanno spesso dato il meglio di loro.
I tifosi azzurri hanno promesso un’atmosfera da sfida anni ‘80, con sciarpate, tamburi e bandiere, che al Maradona, a dire il vero, non si respira da un po’. Un bello spettacolo dentro e fuori dal campo darebbe ulteriore lustro a una corsa a tre che possiamo goderci solo noi, tra i campionati top d’Europa. In Inghilterra, Spagna, Germania e Francia i giochi non sono fatti, ma gli equilibri sono molto più definiti rispetto a quelli della Serie A, dove addirittura può permettersi di avere speranze una Juventus reduce da un avvio pessimo.
È palese che Allegri, a prescindere dalle sue dichiarazioni, sotto sotto un po’ voglia credere al clamoroso scherzetto alle tre rivali. Sarebbe lo scudetto più godereccio tra tutti i precedenti nove, ma resta estremamente improbabile per diverse ragioni. È difficile immaginare il crollo di ben tre avversarie che vantano, comunque, un margine di 7-8 punti, e lo è anche pensare a una Juve capace di vincerle tutte. Contro Atalanta, Torino, Villarreal, Empoli e Fiorentina, i bianconeri hanno sofferto molto più di quanto dicano i risultati.
Ci divertiremo, dunque, come nei migliori anni del nostro calcio, ormai lontanissimi. Le prestazioni dei nostri club in Europa, finora, hanno ribadito la distanza enorme rispetto agli altri campionati top. Speravamo di ridurla, ma la sensazione è che stia aumentando inesorabilmente. Tocca accontentarsi di una straordinaria lotta scudetto. Non è poco.