In questo weekend pazzo comanda il Sassuolo, protagonista di una lezione di calcio a San Siro contro l’Inter.
La squadra di Dionisi ha battuto i nerazzurri con una prestazione completa, fatta di pressing alto, recupero palla, possesso veloce con intuizioni rapide, di qualità. Il Sassuolo nella nostra top 11 porta a casa quattro elementi: Consigli, Berardi, Traorè, Raspadori.
Il Verona si fa rimontare nella ripresa dalla Roma ma è protagonista di un’altra ottima prestazione. Gunter, baluardo della difesa, e Tameze, autore della rete del momentaneo 2-0, rappresentano l’anima del Verona di Tudor che, come capita spesso, per i ritmi alti avuti è calato nella ripresa.
In attacco spazio alle doppiette di Quagliarella e Arnautovic, fondamentali per le vittorie importanti in chiave salvezza di Sampdoria e Bologna contro Empoli e Spezia.
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Il Sassuolo ha vinto con grande merito, sprecando anche delle occasioni per arrotondare ancora di più il risultato ma anche l’Inter ha avuto delle palle-gol importanti. Qualcuna l’ha sprecata, in altre occasioni ci ha pensato Consigli ad intervenire con grande sicurezza.
Sabatini ha ricostruito la Salernitana, tra gli acquisti di gennaio c’è Mazzocchi che sabato contro il Milan ha disputato un’ottima prova pur dovendo competere con il punto di forza dei rossoneri: la catena di sinistra.
Il terzino granata è stato protagonista anche della cavalcata sulla fascia destra che porta all’azione del gol di Bonazzoli.
Nella coppia centrale della top 11 c’è tanto Juric tra passato e presente. Nel Verona, che comunque ha fatto bella figura all’Olimpico, Gunter è stato un baluardo, uno dei migliori in campo annullando completamente la fisicità e la profondità di Abraham.
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A proposito di duelli, l’uomo del weekend è stato Bremer che ha annullato Vlahovic, asfissiandolo con la ricerca dell’anticipo e togliendo sempre spazio al centravanti della Juventus.
Oltre ad Osimhen, a Cagliari per il Napoli uno dei pochissimi a salvarsi è Mario Rui, autore del cross che porta al colpo di testa decisivo dell’attaccante nigeriano. Ha lavorato bene anche in fase difensiva come quando si è procurato con furbizia un fallo in area di rigore nel duello con Altare.
Nel weekend in cui sono crollate tutte le big, domina la freschezza della media borghesia della serie A che non fa le coppe, su tutte il Sassuolo e il Verona. Berardi non ha segnato ma è stato decisivo, recuperando palla a Calhanoglu e servendo Raspadori in occasione del primo gol. C’è tanto altro nella sua prestazione: il sacrificio difensivo, le giocate, la traversa.
Sull’altra fascia c’è Raspadori, altra freccia del Sassuolo che a casa dell’Inter, uno dei club più interessati a lui in chiave futura, ha disputato una prova esaltante. Ha fatto gol e rappresentato una costante spina nel fianco per la difesa nerazzurra con i movimenti senza palla, i cambi di direzione e in generale le sue giocate.
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Tameze ha segnato in due partite consecutive, è uno dei punti fermi del Verona di Tudor. Ha qualità, dinamismo, sostanza fisica, gli inserimenti senza palla, è un profilo da tenere d’occhio.
Al suo fianco piazziamo il talento di Traorè, che ha un patrimonio di tecnica in velocità di grande livello e, dopo averlo messo in mostra a Torino in Coppa Italia, l’ha sprigionato anche sul prato di San Siro.
Maxime Lopez, Traorè, Berardi, Raspadori, Scamacca sono i cinque uomini d’attacco con cui il Sassuolo ha stritolato l’Inter. L’ha fatto con la sua identità senza mai snaturarsi, anzi esaltando il suo profilo.
Sampdoria e Bologna avevano bisogno di vincere contro Empoli e Spezia, i tre punti sono ossigeno per tenere a distanza le zone più pericolose della classifica. Giampaolo e Mihajlovic si sono affidati ai propri bomber che hanno trascinato le rispettive squadre. Entrambi hanno segnato una doppietta che ha fatto la differenza nell’economia di due partite abbastanza equilibrate.
Quagliarella non segnava dalla settima giornata, quando trasformò un rigore in casa contro l’Udinese. È tornato in grande stile, con due gol di alto livello, che appartengono al patrimonio dei suoi colpi.
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Arnautovic è stato più essenziale, muovendosi da attaccante d’area e sfruttando in occasione della rete del 2-1 le sue qualità nel gioco aereo. Il Bologna è uscito da un momento negativo, coinciso anche con i problemi fisici del suo bomber.
Ecco la nostra top 11:
(4-4-2) Consigli; Mazzocchi, Gunter, Bremer, Mario Rui; Berardi, Tameze, Traorè, Raspadori; Quagliarella, Arnautovic.
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