Tra Mbappé, il Real Madrid e Ancelotti: in diretta a SerieANewsTV, l’ex presidente dei blancos, Ramón Calderón, si racconta senza filtri
Istituzione del madridismo ed ex presidente del Real Madrid, un personaggio come Ramon Calderón non ha bisogno di troppe presentazioni. Piuttosto, ci si butta subito a capofitto nei ricordi e nelle opinioni di un colosso di tale dimensioni.
Così, abbiamo provato a stuzzicarlo senza troppi giri di parole, partendo dalla vuelta di Ancelotti sulla panchina del Bernabeu: “Il suo ritorno è stato una delle migliori decisioni possibili per il Real Madrid – spiega Calderón ai microfoni di SerieANewsTV – È un allenatore che già ben conosce la nostra realtà e che sa gestire alla perfezione uno spogliatoio pieno zeppo di stelle. Anche quelli, come Hazard e Bale, che stanno mostrando qualche frizione per il non giocare abbastanza. E poi, il vantaggio che ha accumulato in campionato parla per lui”.
E a pensare che, prima del ritorno di Ancelotti, qualcuno aveva paventato l’approdo di Allegri: “Quando il Real Madrid è alla ricerca di un allenatore, sempre spuntano fuori mille nomi. Allegri è un profilo che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per allenare qualsiasi top club. I blancos, però, hanno già un grande tecnico come Ancelotti e sarebbe poco rispettoso parlare di altri. Certo, per me gli allenatori italiani hanno un fascino in più, hanno sempre tutto il mio appoggio. Capello è stata una figura molto importante per la mia presidenza, venne in un momento molto difficile per il Madrid. Ho ancora un grande rapporto con lui, resta uno dei miei preferiti”.
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Capello e Cassano al Real e quel paragone tra Mbappé e il Fenomeno: Ramon Calderón senza filtri
E quando si tira fuori l’argomento Capello, impossibile non chiedere del suo rapporto con Cassano: “Il loro è stato un rapporto molto curioso – ride e scherza Calderón – Sono stati come padre e figlio. Fabio lo riprendeva quando Cassano non era in riga, ma lui era un calciatore tutto allegria e passione. Era molto amato nello spogliatoio. Ho un ricordo straordinario di entrambi”.
Anche perché il rapporto tra l’Italia e Calderón è sempre stato molto forte: “Ho grande stima del vostro calcio. E poi conservo un ricordo indelebile di Cannavaro e Cassano. Il primo arrivò a Madrid con un Pallone d’Oro appena vinto e ci diede una grandissima mano nel vincere due Liga. Il secondo anche ci diede una grande mano, anche se non ebbe molta fortuna con la camiseta del Real. Ciò non toglie che Cassano sia stato un giocatore straordinario e una persona straordinaria. E come visto negli anni successivi alla sua esperienza in blanco, è stato determinante per l’Italia nell’Europeo del 2012. La sua traiettoria di carriera mi ha sempre un po’ intristito, ma gli ho voluto molto bene”.
A proposito di campioni, uno ha ferito il Real in Champions. Pur restando l’obiettivo numero uno dei blancos: “Quando parliamo di Mbappé, parliamo del giocatore più desiderato dal Real – garantisce Calderón – E soprattutto di un ragazzo tanto giovane quanto già determinante. E lo abbiamo visto (ride ndr). A me ricorda molto Ronaldo Nazario, il ‘Fenomeno’. Per il Madrid, prendere un calciatore come Mbappé significherebbe aumentare di molto le possibilità di vincere trofei su trofei nelle prossime stagioni”.
Infine, una parentesi con Calderón sul playoff di Europa League tra Barcellona e Napoli: “Molti madrileni faranno il tifo per gli azzurri, non ci sono dubbi. Personalmente, non sono mai stato uno di quelli che rema contro i rivali. La storia della Liga è stata scritta da club Real Madrid e Barcellona, nutro grande rispetto per i blaugrana. Ho sempre detto: sono rivali, non nemici. Quindi non sarò uno di quei madrileni che guarderà la gara tra Barcellona e Napoli, con la speranza che i catalani perdano a tutti i costi”.