Una bandiera del Milan si esprime sul futuro del club e su una situazione spinosa che spera non sia uguale a quella vissuta con Donnarumma.
Forte del 1° posto conquistato nel corso dell’ultimo turno, con la vittoria sulla Sampdoria seguita al pareggio dell’Inter a Napoli, il Milan guarda al futuro con ottimismo. Non soltanto nell’immediato, con uno Scudetto che è più che una possibilità – anche se l’Inter deve recuperare una gara – ma anche a medio e lungo termine.
Il progetto di Elliott, infatti, funziona e va avanti. Lo fa senza debiti, con scelte coraggiose, a volte fortunate, con la coerenza di chi non si fa condizionare da quello che accade intorno. Funziona e va avanti, soprattutto, nonostante i non pochi eventi sfavorevoli degli ultimi anni.
L’infortunio di Simon Kjaer, perno della difesa non sostituito a gennaio, è soltanto l’ultimo esempio. Prima ancora, in estate, il Diavolo aveva visto infatti partire due stelle a zero dopo lunga e infruttuosa trattativa sul rinnovo. Parliamo di Gianluigi Donnarumma e Hakan Calhanoglu, il primo andato al PSG e il secondo oggi fondamentale nell’Inter.
I cugini nerazzurri presto potrebbero prendersi anche un altro punto fermo del Milan: parliamo di Franck Kessié, che andrà in scadenza a giugno e nonostante gli annunci dei mesi scorsi non ha ancora rinnovato. Una scelta che lo ha messo nel mirino di parte della tifoseria, una contestazione che però rischia di destabilizzare la squadra.
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È questo il pericolo per il Milan secondo le parole di Demetrio Albertini, che si è espresso oggi sulla situazione legata a Kessié con la Gazzetta dello Sport. Attuale presidente del settore tecnico FIGC, 13 stagioni in rossonero da calciatore, il grande ex ha invitato i tifosi a non contestare il giocatore. A cui però ha chiesto chiarezza.
“Palleggiarsi la responsabilità della situazione non serve a niente. Penso sia inutile giudicare, non posso mettermi nei suoi panni anche perché abbiamo avuto storie diverse, però è importante essere chiari. Se ha scelto un altro progetto può dirlo.”
Ecco però anche il messaggio ai tifosi: “Donnarumma insegna, siamo riusciti a fare a meno di tanti grandi giocatori. Penso anche a Baresi, a Maldini, a Van Basten. Si può andare avanti anche senza Kessié.”
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Che però adesso è ancora un giocatore del Milan “e Pioli lo manda in campo perché vuole il bene della squadra. Bisogna fidarsi del mister, Kessié è un professionista e non si risparmierà. Fischiarlo potrebbe non fare il bene del giocatore.”
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