“Noi dobbiamo tutelarlo, ma…”: Roma, la frecciata di Tiago Pinto

Tiago Pinto, General Manager della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni poco prima del match contro l’Inter

La Roma sta disputando i quarti di finale contro l’Inter al Meazza, con Mourinho tornato a sfidare la sua ex squadra per eccellenza da avversario. Nell’ultimo turno di campionato, è arrivato uno 0-0 molto discusso all’Olimpico contro il Genoa. Soprattutto per gli ultimi minuti e l’arbitraggio, che in più di una partita ha visto i giallorossi danneggiati dalle decisioni dei direttori di gara. Non le ha mandate a dire lo Special One, sempre molto diretto durante le interviste postpartita.

Tiago Pinto in panchina con Mourinho
Tiago Pinto e Mourinho (LaPresse)

E molto discusso è stato anche il trattamento ricevuto da Zaniolo contro il Genoa. Dopo il gol annullato, il trequartista italiano è stato espulso. Tante se ne sono dette sui suoi comportamenti extra-campo, ma non si parla mai del trattamento che i difensori riservano a uno dei gioielli del calcio italiano. Tanti falli impuniti portano Zaniolo a essere nervoso e questo condiziona inevitabilmente le sue partite. Ne ha parlato Tiago Pinto, general manager della Roma, ai microfoni di Mediaset.

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Mourinho accompagna Zaniolo fuori dal campo
Mourinho e Zaniolo (LaPresse)

Roma, Tiago Pinto dice la sua su Zaniolo

Di seguito, le parole di Tiago Pinto su Zaniolo: “E’ un patrimonio della Roma e anche del calcio italiano, per questo dev’essere tutelato. Guardando solo i suoi numeri, sembra un difensore e non un attaccante, ma il nostro mestiere è tutelarlo. Bisogna lavorare con lui quotidianamente, è un bambino d’oro. Tutti quelli che sono lontani da lui non devono giudicare né il suo comportamento, né il suo atteggiamento. Siamo sempre al suo fianco, è un ragazzo per bene”.

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Parole chiare, che definiscono i pensieri della Roma -inteso come club- riguardo uno dei suoi migliori elementi. C’è però una frecciatina sì verso i numeri di Zaniolo, ma anche sull’atteggiamento degli arbitri nei suoi confronti. Da qui la ‘tutela’ che dovrebbe ricevere il centrocampista.

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