Il clima del Derby della Madonnina si respira nell’aria già da qualche giorno: l’Inter ospita il Milan a San Siro, stadio di cui ha parlato il rossonero
Domani, sabato 5 febbraio alle ore 18:00, andrà in scena a San Siro il Derby della Madonnina. Inter contro Milan, per un match che è molto di più di una semplice partita. Da sempre sentitissima, sarà stavolta fondamentale comprendere come terminerà anche in ottica classifica.
In queste ultime ore, Inzaghi da un lato e Pioli dall’altro stanno portando avanti ragionamenti utili al fine di schierare al meglio le formazioni in campo. La sosta del campionato è servita per rimettere in ordine le idee e per far riprendere fiato alla maggior parte dei giocatori. Un protagonista rossonero, proprio in vista del Derby, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla ‘Rivista Undici’, parlando specialmente della pressione che si respira in uno stadio come quello di San Siro.
Ancor di più se in quello stadio la partita da giocare è il Derby di Milano. Così, Davide Calabria ha parlato del percorso portato avanti fin qui tra le fila del Milan: “È stato difficile di sicuro. Perché un percorso che sembra quasi scontato non lo è. Sono stati anni, gli ultimi bellissimi, ma con molti momenti non facili”.
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Milan, Calabria parla del suo percorso di crescita ma anche di cosa significhi poter giocare a San Siro
Davide Calabria, diventato ora a tutti gli effetti una bandiera del Milan, intervistato ai microfoni di ‘Rivista Undici’, ha parlato delle difficoltà implicite in un percorso come il suo. In modo particolare ha voluto parlare della pressione che si vive a San Siro: “Sono soddisfatto del percorso fatto. Soprattutto per uno come me che è sempre stato tifoso del Milan prima ancora di arrivarci. È uno dei sogni più grandi che ho realizzato. Tanti ragazzi fanno fatica ad affrontare le pressioni, e a superarle. Per esempio, non è bello ricevere insulti in partita, e non è facile giocare in uno stadio come San Siro. Devi essere caratterialmente molto forte, perché sennò ti uccide“.
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Ha proseguito affermando: “E poi sei costretto ad andare via. Solo chi riesce a mantenere un livello molto alto può rimanere in una squadra come il Milan, anzi devi continuare a crescere. Io penso di esserci riuscito con il passare degli anni. Sono riuscito ad affermarmi come giocatore e penso di valere tanto e di poter dare tanto a questa squadra. È il bello e il brutto del calcio”.