Brutte notizie per la Juventus di Allegri, che contro il Verona potrebbe dover fare a meno di un altro giocatore per infortunio.
Chiuso il mercato invernale da autentica regina, con gli arrivi di nomi roboanti come Denis Zakaria e soprattutto Dusan Vlahovic, la Juventus guarda al futuro con ottimismo. La seconda era di Massimiliano Allegri non è iniziata nel migliore dei modi, ma la stagione può riservare ancora grandi soddisfazioni ai bianconeri.
Decisa a recuperare terreno nella corsa per la qualificazione alla prossima Champions League, competizione in cui è ancora in corsa e che la vedrà impegnata agli ottavi con l’abbordabile Villarreal, la Juventus vuole ripartire anche in campionato con una bella vittoria nel prossimo scontro in programma domenica 6 febbraio con il Verona dell’ex Tudor.
Un piano che però potrebbe avere qualche intoppo di troppo. Perché se è vero che Zakaria e Vlahovic partiranno subito come titolari, Allegri dovrà comunque fare i conti con alcune assenze di non poco conto. Bonucci, Pellegrini e Morata sono in dubbio e hanno svolto allenamento personalizzato. Potrebbero comunque recuperare – i primi due sono previsti come titolari – ma rischia adesso di dover marcare visita Federico Bernardeschi.
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Juventus-Verona, Allegri rischia di dover fare a meno di Bernardeschi
L’esterno offensivo, che negli ultimi mesi si è preso uno spazio importante negli schemi di Allegri, ha infatti raggiunto Bonucci, Pellegrini e Morata e svolto una sessione personalizzata. Il motivo? Un affaticamento muscolare che mette in forte dubbio la sua presenza domenica sera.
Contro il Verona Allegri dovrebbe varare il 4-2-3-1, con Vlahovic supportato dal terzetto formato da Dybala, Cuadrado e McKennie come falso sinistro. In mediana Zakaria partirà subito titolare con Arthur, mentre la linea difensiva davanti a Szczesny sarà formata da Danilo, De Ligt, Bonucci e Pellegrini.
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Questi ultimi due però rischiano come detto di non essere al 100%. Dovessero saltare spazio a Chiellini e De Sciglio, pronti a subentrare ai compagni per 90 minuti che la Juventus, dopo i fuochi d’artificio di gennaio, proprio non può sbagliare.