Ancora fa discutere la sfida di Coppa d’Africa giocata tra Camerun e Comore: incredibile il retroscena che ha colpito la Nazionale
C’è una sfida in particolare della Coppa d’Africa, che sarà ricordata per molto tempo perché ha mostrato davvero di tutto. Sia sul campo sia (purtroppo) al di fuori dello stadio Yaounde, dove sono stati vissuti attimi concitati tra la folla colpita da un momento di caos.
Lunedì 24 gennaio il Camerun l’ha spuntata contro le eroiche Comore. Molti erano in quel momento i giocatori della Nazionale colpiti dalla positività al Covid-19. Questa ha dovuto fare, inoltre, a meno del proprio portiere titolare Ben Boina, infortunato, e ha avuto in quel momento out anche il secondo e terzo portiere positivi appunto al virus.
È stata perciò costretta a far giocare in porta il proprio terzino Chaker Alhadhur in una gara importante come quella degli ottavi di finale della Coppa d’Africa. Ironia della sorte? Proprio la presenza del giocatore in porta è stata sfruttata in un modo abbastanza particolare. Ecco perché la Nazionale dovrà pagare una multa.
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Coppa d’Africa, le Comore senza portiere ora dovranno pagare una multa: respinto il ricorso
Le Comore hanno perciò, nella gara degli ottavi di finale contro il Camerun, hanno deciso di schierare in porta il proprio terzino Chaker Alhadhur. Il giocatore, però, è stato schierato con una maglia ‘improvvisata’. Gli è stata infatti data in prestito la maglia del portiere Moyadh Ousseni, ma il numero 16 di quest’ultimo è stato coperto come meglio si poteva con del nastro adesivo. Il numero formato è così diventato il 3, cioè il numero proprio di Alhadhur.
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La Confederazione Calcistica Africana (CAF) non aveva fin da subito apprezzato la risoluzione del problema trovata dalle Comore e aveva multato la Nazionale. Quest’ultima ha presentato ricorso, che però non è stato accolto stando a quanto riferito da ‘Sportmediaset’. Sarà perciò costretta, secondo le ultime novità, a pagare una multa da circa 4500 euro.