La UEFA bannerà la squadra europea dalle competizioni internazionali, a causa di alcune irregolarità in merito dei debiti da sanare. A riferire la notizia è di ‘The Athletic’.
Il tempo è scaduto. Per lo Sporting Lisbona arriva una decisione esemplare, mentre il Betis ha ancora qualche chance di evitarla. La UEFA, secondo il noto portale, punirà la società portoghese con l’esclusione dalle coppe internazionali per tre anni, a causa di debiti accumulati, che non sono stati ancora estinti.
https://youtu.be/hlPfv74orMM
L’ultima parola non è ancora detta, poiché i lusitani hanno di tempo fino al 31 gennaio del corrente anno per dimostrare di aver effettuato i pagamenti e quindi di aver saldato i debiti, ma al momento ciò non sembra successo.
É sulla graticola anche il Betis di Spagna, poiché ha degli arretrati e rischia per la stagione 2022-23 la medesima pena dello Sporting Lisbona.
Tutte le news sulla SERIE A e non solo: CLICCA QUI
UEFA, Sporting Lisbona escluso dalle Coppe per tre anni: i dettagli
La pena è così severa perché si tratta di un comportamento reiterato e recidivo. Le due società infatti non hanno rispettato il regolamento del Fair Play Finanziario. Hanno dei debiti scaduti circa commissioni relative a trasferimenti e negoziazioni di calciatori con altri club. Nonché stipendi dei propri tesserati. Una prima punizione era già stata assegnata nel dicembre del 2021, ma il comportamento non è cambiato.
LEGGI ANCHE >>> Italia, un altro infortunio per Mancini: decisione ufficiale
Anzi, sia Sporting Lisbona che Betis Siviglia hanno presentato ricorso, al quale la UEFA ha risposto respingendo quello dei portoghesi e accettando soltanto in parte quello degli spagnoli. Multa di 250.000 euro per uno e di 150.000 per l’altro, poi quanto segue: “Respinto il ricorso presentato dallo Sporting Clube de Portugal. Confermando l’esclusione del club dalle prossime competizioni della UEFA per club (UEFA Champions League, UEFA Europa League e UEFA Conference League, per le quali potrebbe qualificarsi, per le prossime tre stagioni. A meno che la società non sia in grado di dimostrare entro il 31 gennaio 2022 di aver pagato l’importo dovuto entro il 15 gennaio 2022, in virtù di un accordo transattivo stipulato il 26 novembre 2021 con un’altra società calcistica”.