La sconfitta della Juve, la figura di Massimiliano Allegri e la crescita di Inzaghi: l’intervista a SerieANews.com di Francesco Repice
Una sconfitta bruciante, senza se e senza ma. E adesso, la Juventus si trova a fare la conta dei danni, nel day-after la caduta di San Siro contro l’Inter. Ai nerazzurri va il primo trofeo della stagione, in una gara che ha fatto interrogare il pubblico bianconero sul ciclo tecnico targato Allegri. Siamo dinanzi al canto del cigno della Vecchia Signora o, semplicemente, all’inizio di una nuova era?
“Nonostante tutto, Allegri ha comunque portato la partita ad un secondo dai calci di rigore, contro una squadra nettamente più forte. E creando due occasioni nel secondo tempo da far tremare l’Inter“: questa la risposta ai microfoni di SerieANews.com di Francesco Repice, voce storica di Radio Rai e, ieri, narratore della Supercoppa vinta dai nerazzurri.
“Ho visto una Juventus nettamente inferiore all’Inter, per tecnica e per rosa. Ha perso più per errori individuali, che per altro – continua Repice, che poi assicura – Sono convinto che ieri abbiamo visto il primo step della costruzione, per la Juve che verrà. Non certo il canto del cigno di Massimiliano Allegri“.
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Juve, Repice sta con Allegri: “È una certezza, il resto sono chiacchiere inutili”
Di qui, Repice zooma sulle individualità della Juventus: “È quello che l’allenatore ha sempre spiegato. E che sta provando a fare anche Mourinho alla Roma. Per giocare bene a calcio e vincere le partite, servono i calciatori forti. Il resto sono chiacchiere inutili, è fuffa”. Questo, però, non bypassa il momento societario della Vecchia Signora: “Certo, adesso la Juve deve fare i conti con una situazione economica diversa, ma ha cominciato il proprio percorso di costruzione. Allegri sta provando a dare nuovamente quel carattere alla squadra, che ha fatto la differenza anche quando la cifra tecnica era inferiore a questa attuale”.
E in un momento in cui si fa un gran parlare di Dybala e del mercato bianconero, Repice non ha dubbi su quale sia l’unica certezza della Juventus, da cui ripartire: “Massimiliano Allegri, ci mancherebbe altro. Quando hai la fortuna avere in panchina allenatori come lui o Mourinho, devi continuare con loro. Anche perché comunque garantiranno per i tifosi e parleranno chiaro alla società. Soprattutto chiederanno calciatori forti per costruire una rosa di assoluto livello”.
Infine, Repice si sposta sul grande vincitore di ieri: “Con la vittoria nella Supercoppa, Simone Inzaghi ha dato una spallata per consacrarsi tra i migliori allenatori in Europa. Lo sta dimostrando, sin dai tempi della Lazio. E adesso, all’Inter ha già portato a casa un trofeo. È un uomo molto intelligente, sta caratterizzando tutti i suoi calciatori. Ha dei cambi preordinati efficaci, sa alternare la rosa. E poi ha dei punti fermi imprescindibili: il portiere, i tre difensori e Brozovic”.