Incredibile quanto successo in Coppa d’Africa. L’errore costa carissimo e adesso il match incriminato potrebbe essere rigiocato.
La Coppa d’Africa è appena iniziata, ma potrebbe già esserci un episodio destinato a fare la storia. L’incredibile errore ha scatenato polemiche e ricorsi e adesso la CAF potrebbe prendere la storica decisione di far rigiocare il match incriminato.
Ma andiamo con ordine: ieri durante il match tra Tunisia e Mali, l’arbitro Janny Sikazwe fischia la fine. Una cosa normalissima, se non fosse che il triplice fischio è avvenuto non dopo i 90′ di gioco e il possibile recupero, ma al minuto 85. L’arbitro resosi conto dell’errore ha poi fatto riprendere il gioco, ma ha nuovamente fischiato in anticipo: al 89’47”.
Naturalmente la Tunisia, che in quel momento era in svantaggio per 1-0 e che stava provando ad imbastire le ultime azioni offensive, è andata su tutte le furie, accerchiando l’arbitro. L’organizzazione ha poi provato a far ripartire il match, facendo dirigere gli ultimi istanti al quarto uomo. La Tunisia ha però rifiutato, presentando immediatamente ricorso.
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Coppa d’Africa, l’imbarazzo della CAF e la possibilità di rigiocare
La palla è quindi passata in mano agli avvocati tunisini che hanno avviato tutto l’iter per spingere la CAF a far rigiocare la partita. La confederazione africana dal canto suo, oltre alla prevedibilissima sospensione che infliggerà all’arbitro, non può non prendere atto dell’irregolarità del match.
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Gli organizzatori della competizione si sono limitati a dichiarare di aver trasmetto alla CAF tutti gli atti. Il rematch per tanto, dal punto di vista del regolamento, non è un’ipotesi da scartare al momento.