“Superato il limite della decenza”: FIFA e UEFA, che attacco dall’Italia

Dura presa di posizione del direttore del Corriere dello Sport Zazzaroni nei confronti di FIFA e UEFA, responsabili dei calendari intasati.

Dopo le discussioni sull’ormai imminente Coppa d’Africa, che comincia domani in Camerun e priverà per un mese i club europei di numerose stelle, anche UEFA e FIFA finiscono nel mirino della critica. Colpa dei calendari troppo intasati, che non permettono ai migliori calciatori al mondo di avere un momento per riposare in stagioni che si susseguono a ritmi infernali e che inevitabilmente incidono in termini di stress e infortuni.

Gianni Infantino
Gianni Infantino (LaPresse)

Sulle pagine del Corriere dello Sport-Stadio di cui è direttore, Ivan Zazzaroni ci va giù pesantissimo definendo i due maggiori organi del calcio mondiale “Uefafifacrazia” e chiedendo ai club di ribellarsi a partire dalla fase finale della 3ª edizione della UEFA Nations League in programma dal prossimo 14 giugno e che coinvolgerà Belgio, Francia, Italia e Spagna.

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UEFA Nations League trofeo
Il trofeo della UEFA Nations League (LaPresse)

“I club si ribellino a UEFA e FIFA”

“È stato superato da tempo il limite della decenza per quanto riguarda gestione e compressione del calendario – scrive Zazzaroni nel suo editoriale – ed è arrivato il momento di ribellarsi alla Uefafifacrazia.”

Il primo passo? Per il direttore del Corriere dello Sport-Stadio sarebbe quello di boicottare la fase finale della UEFA Nations League: “È inevitabile. Chi manda avanti il baraccone dovrebbe dire alla Federcalcio di comunicare a chi di dovere che a giugno i calciatori non saranno liberati dai club.”

Un’iniziativa che dovrebbe partire in primis dalla Serie A ma che per Zazzaroni sarebbe il primo passo verso una riforma dei calendari. L’Italia secondo il direttore non resterebbe sola, ma anzi la Serie A verrebbe sicuramente affiancata anche dagli altri principali campionati europei.

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Doveroso sottolineare come il noto giornalista sia da sempre schierato contro i troppi impegni sostenuti dai calciatori durante la stagione. Una situazione nota a molti ma su cui nessuno per adesso ha trovato il modo di intervenire concretamente.

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