Il presidente del Torino Cairo è molto scettico riguardo il nuovo protocollo Covid per la Serie A. Per il numero uno granata “non ha senso”
La Lega Serie A, per far fronte al drammatico aumento dei contagi, ha varato il nuovo protocollo anti Covid. La linea è quella del giocare fino a quando è oggettivamente possibile. Ecco che si deve scendere in campo anche con 13 giocatori disponibili, considerando anche i nati nel 2003.
Una presa di posizione da parte degli organi direttivi del pallone italiano che ha riscontrato le critiche da diverse persone del mondo del calcio. Uno su tutti, il presidente del Torino Urbano Cairo, il quale, senza mezzi termini, ai microfoni dell’Ansa, si è lasciato andare ad un lungo sfogo.
“Non ha senso far giocare i primavera.” ha dichiarato Cairo. “Dobbiamo salvaguardare il campionato, ma anche il merito sportivo. Non è giusto ostinarsi per far giocare a tutti i costi una squadra anche con i 2003. E’ una decisione presa in fretta e furia.”
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Cairo e l’esempio della Premier: “Regole chiare”
Il presidente del Torino ha poi preso ad esempio la Premier League dove diverse partite sono state rinviate per troppi contagi. Una soluzione che, secondo lui, andrebbe applicata anche in Italia invece di appiattirsi sulle norme UEFA.
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“La UEFA deve conciliare le esigenze dei campionati nazionali e delle sue competizioni. E’ diverso. La Serie A non ha le stesse esigenze e gli stessi paletti di calendario. Abbiamo bisogno di regole chiare come la Premier. Altrimenti non si salvaguarda il merito sportivo.”