Boxing Day: storia, aneddoti e curiosità sul ‘giorno del football’

Storia, aneddoti e curiosità sul Boxing Day, l’evento post-natalizio che da sempre contraddistingue il calcio inglese.

Nemmeno l’epidemia di Covid e la variante Omicron fermeranno il Boxing Day. L’evento calcistico post-natalizio, una tradizione in Inghilterra al pari del thè alle cinque e del saluto della Regina, si giocherà regolarmente.

D’altronde stiamo parlando di una giornata caratteristica, che praticamente da sempre scandisce i tempi e ritmi del tifoso inglese. L’unico turno di campionato che ha una data fissa indipendentemente dal giorno della settimana in cui capita. Una giornata che affonda le sue radici nella tradizione britannica e che, nel corso del tempo, ha regalato ai supporter d’oltremanica tantissimi aneddoti e altrettante emozioni.

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Bramall Lane stadio dello Sheffield United
Bramall Lane, uno degli stadi di Sheffiel, città dove è ‘nato’ il football (LaPresse)

La storia del Boxing Day e la ‘prima volta’

La tradizionale giornata di campionato nel giorno di Santo Stefano affonda le sue radici nel calcio pionieristico di fine ‘800. Da sempre il 26 Dicembre per gli inglesi è il giorno dello scambio di regali. Una tradizione che, come il calcio, prende vita nell’epoca vittoriana, quando era d’uso per i ricchi ‘offrire’ scatole con gli avanzi del pranzo di Natale ai ceti più poveri.

In realtà, secondo molti, l’usanza di dare cibo questi ‘box’ precede di molti secoli l’epoca vittoriana. Nel Medioevo infatti era comune da parte delle chiese creare durante il periodo dell’Avvento dei veri e propri cesti che venivano riempiti di cibo e poi donati, il giorno dopo Natale, ai poveri.

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Ma come si collega tutto ciò al calcio? Nel 1860 il football era agli albori. Esistevano solo due club ‘ufficiali’, entrambi di Sheffield: lo Sheffield FC e l’Hallam FC (entrambi esistono tutt’ora). Le due squadre decisero di giocare la prima partita ufficiale di football proprio il giorno dopo Natale: il 26 dicembre. Fu allora, anche per onorare la tradizione, che il 26 Dicembre in Inghilterra è il giorno dedicato al calcio.

Tifosi del Totteham allo stadio
Tifosi del Tottenham (LaPresse)

La ‘rivolta di Natale’ e il consolidamento della tradizione

La FA ben presto capì anche le potenzialità economiche del Boxing Day. Un biglietto allo stadio d’altronde era (ed è) un regalo di Natale perfetto. Fu così che quando i campionati inglesi iniziarono a stabilizzarsi nella loro forma moderna il Boxing Day divenne un evento imprescindibile.

Pochi però sanno che inizialmente il turno del Boxing Day era strutturato su due giorni: 25 e 26. Fino al 1958 si giocava anche a Natale. In quell’anno però i calciatori e gli allenatori guidarono una protesta che portò la FA a sviluppare il Boxing Day su turno unico il 26. D’altronde anche per i calciatori è Natale.

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Un match di calcio femminile alle Olimpiadi di Tokyo
Un match di calcio femminile alle Olimpiadi di Tokyo (LaPresse)

Il record: 53 mila spettatori per il calcio femminile

Ben 53mila spettatori paganti sono numeri che il calcio femminile di oggi difficilmente riesce a raggiungere. Eppure il 26 Dicembre del 1920 a Liverpool 53mila persone pagarono per assistere a Goodison Park ad un match tra Dick Kerr’s Ladies e Hellens. Pochi anni prima, nel 1916, sempre le Dick Kerr’s a Natale avevano portato 10mila persone paganti allo stadio.

‘Colpa’ della Prima Guerra Mondiale. Nel 1915 tutti i principali comandi militari erano convinti che entro Natale la guerra sarebbe finita. Invece le cose andarono purtroppo in maniera diversa. Ciò impattò anche a livello interno, dove i calciatori rimasero per anni impegnati al fronte. Ecco quindi che nello sport si aprivano praterie per il calcio femminile. Col disappunto della FA, logicamente, che vedeva eventi non organizzati da lei fare il pieno di incassi.

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Le Dick Kerr’s furono una squadra operaia nata in una fabbrica di munizioni che, ben presto, divenne un vero e proprio fenomeno di costume tanto da conquistare le prime pagine dei giornali dell’epoca. Un fenomeno che durò per tutta la Prima Guerra Mondiale e anche per gli anni successivi. Salvo poi ridimensionarsi col ritorno della centralità del calcio maschile.

Tifosi allo stadio
Tifosi allo stadio (LaPresse)

Alcuni numeri del Boxing Day: tra gol e ‘tutto esaurito’

Il Boxing Day del 1963 detiene tutt’oggi il record di turno col maggior numero di gol: 66 in tutto. Spicca il 10-1 che il Fulham rifilò al povero Ipswich Town. Più di mezzo secolo dopo quel match è ancora l’ultima partita di massima serie inglese in cui una delle due squadre è andata in doppia cifra.

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Scendendo di categoria non si può infine non citare il ‘Massacro di Sheffield’. Si, sempre Sheffield, luogo dove iniziò tutto, solo che stavolta a sfidarsi erano lo Sheffiel United e lo Sheffield Wednesday. Un match che portò, record per la terza serie inglese, ben 55mila spettatori allo stadio. Il favoritissimo United, dominatore fino a quel momento del campionato, fu massacrato 4-0 dai cugini meno blasonati che, in questo modo, ‘salvarono’ la loro stagione.

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