Nonostante non abbia mantenuto le promesse, Mario Balotelli vuole un’ultima chance con la maglia dell’Italia: quante possibilità ci sono?
La 36ª e per il momento ultima presenza con la maglia dell’Italia di Mario Balotelli è datata 7 settembre 2018. Era la prima giornata della prima edizione della Nations League, gli Azzurri guidati da Roberto Mancini pareggiarono con la Polonia e Super Mario, allora in forza al Nizza, partì titolare deludendo nettamente le aspettative: apparentemente svogliato, quasi un corpo estraneo, vagò per il campo per un’ora prima di lasciare il posto a Belotti.
Da allora, per l’attaccante che un tempo veniva considerato il presente e il futuro del calcio italiano, le porte della Nazionale sono rimaste inesorabilmente chiuse. Mentre metteva insieme una lunga serie di “false ripartenze”, Mancini – un tempo suo mentore – costruiva il gruppo che poi avrebbe stupito il mondo conquistando EURO 2020, segnale più che chiaro che l’Italia poteva smettere una volta per tutte di aspettarlo.
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Italia, Balotelli si candida per i playoff
Dalla scorsa estate, però, qualcosa è cambiato. E l’Italia, che si è arenata contro Svizzera e Irlanda del Nord e che a marzo sarà costretta a vincere i playoff per qualificarsi a Qatar 2022, si è resa conto che forse un’ultima possibilità a Balotelli potrebbe anche essere concessa. Anche perché, seppur tra alti e bassi, Super Mario si è fatto sentire dalla Turchia.
Trasferitosi l’estate scorsa all’Adana Demirspor Kulübü di Vincenzo Montella, l’ex baby prodigio del calcio azzurro è apparso in ripresa: 19 gare, 7 gol, 4 assist e la costante sensazione, che lo ha accompagnato per tutta la carriera, che il potenziale inespresso sia enorme. Capace addirittura di cambiare il volto dell’attacco azzurro.
Non si tratta di una provocazione fine a se stessa. La Nazionale non ha oggi un attaccante con le caratteristiche fisiche e tecniche di Balotelli. La concorrenza inoltre non sembra così spietata: Ciro Immobile e Andrea Belotti hanno avuto molti problemi fisici, e se entrambi sono da anni bomber conclamati bisogna anche sottolineare che con l’Italia hanno sempre faticato a lasciare il segno. Anche durante gli Europei vinti lo scorso luglio.
Bomber azzurri, in attività pochi come Super Mario
Immobile in azzurro ha segnato 15 gol, uno in più di Balotelli che però vanta una media gol per partita di 0,37 contro lo 0,28 del centravanti della Lazio e superiore anche allo 0,29 di Belotti. Le alternative, da Scamacca a Raspadori passando per i vari Insigne, Chiesa e Zaniolo che sono stati provati come “falsi nove”, finora non hanno convinto.
In vista di marzo, e degli impegni decisivi contro Macedonia del Nord e una tra Turchia e Portogallo, l’Italia avrebbe bisogno di certezze in un reparto offensivo che segna con il contagocce.
E se è vero che certo queste non possono arrivare da Balotelli, guardando lo storico della sua carriera, è altrettanto vero che nessuno in questo momento può garantire a Mancini i gol che servono per andare in Qatar ed evitare l’umiliazione del secondo Mondiale vissuto da casa. Competizione dove tra l’altro l’ultimo gol azzurro, datato 14 giugno 2014, è stato firmato proprio da Super Mario ai danni dell’Inghilterra.
Ultima chance in Azzurro: sogno o realtà?
Fu l’inizio di un sogno che si sarebbe spento presto, più o meno quanto accaduto a una giovane promessa di campione che mai si è concretizzata, ma che 18enne si prendeva spazi importanti nell’Inter del Triplete. E che è stato capace di lampi rari quanto accecanti, come la saetta che incenerì Manuel Neuer durante un indimenticabile Italia-Germania 2-1.
Da quelle “notti magiche” Super Mario non è stato più davvero Super, eclissandosi fin quasi a sparire. Eppure nessuno, in Nazionale, è riuscito davvero a prendersi il suo posto. Nessuno ha i suoi colpi e le sue qualità, certo intermittenti ma capaci di fare la differenza. È per questo motivo che, seppur così piccolo da risultare quasi impercettibile, lo spiraglio per un’ultima grande chance in azzurro resta aperto.
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Confinato nella modesta Süper Lig turca (18° campionato nel ranking UEFA) Balotelli dovrà davvero fare gli straordinari per convincere Mancini a reinserirlo nel gruppo, cancellare il passato e riguadagnarsi la fiducia dei tifosi che troppe volte ha deluso. Cosa deciderà il ct campione d’Europa? L’impresa appare titanica, ma per il ragazzo che un tempo veniva considerato un futuro Pallone d’Oro niente, sulla carta, può essere davvero impossibile.