Un’intervista col banditore Adrián Mercado sui cimeli appartenuti a Maradona, che sarà possibile acquistare domenica 19 dicembre da tutto il mondo.
Cosa resterà di Diego Armando Maradona, oltre i ricordi personali di ciascuno? Restano anche i suoi, quelli del Pibe de Oro, sotto forma di foto che hanno fatto la storia del calcio e anche quella della cultura di chi l’ha amato o di chi ne ha riconosciuto la grandezza e l’influenza. Più materialmente, restano i suoi averi: le case, le auto, gli attrezzi per allenarsi, gli oggetti d’arredamento. Per tale ragione, domenica 19 dicembre sarà un giorno particolare per gli appassionati e per chi vorrà avere a tutti i costi un pezzetto di Maradona in casa. Ci sarà un’asta a Buenos Aires con centinaia di cimeli da poter acquistare e ne abbiamo parlato in esclusiva con il banditore Adrián Mercado, che ha gestito il catalogo dei beni e batterà il martello all’Hotel Hilton.
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Come sarà gestito questo primo grande evento d’asta dei cimeli di Diego Armando Maradona?
“L’asta si realizzerà alle undici del mattino di Buenos Aires presso l’Hotel Hilton di Puerto Madero. L’evento sarà trasmesso in streaming e in sala sarà presente il battitore d’asta, il quale interagirà con tutti gli interessati. Si può accedere allo show attraverso il mio sito, comprando un biglietto d’ingresso, e sarà di circa due ore. L’altra opzione, per chi volesse comprare dei beni, è quella di lasciare una garanzia tramite criptomonete, convertite da un’agenzia internazionale, sulla nostra pagina web. Se poi non verrà acquistato alcun oggetto, la caparra sarà restituita”.
Da dove provengono la maggior parte degli oggetti e chi li ha messi a vostra disposizione?
“Tutti gli oggetti arrivano da Dubai, dove Diego ha risieduto per diversi anni. Sono giunti due container pieni di qualsiasi cosa. Poi la famiglia, in particolar modo i figli, li hanno visionate e hanno autorizzato la vendita soltanto di 90 pezzi tra cui una sua casa, tre auto e altri averi. Diversi beni non sono stati messi in vendita, ma in futuro potrebbero esserci altre aste”.
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Tra i tantissimi oggetti presenti, quali sono i più strambi o quelli che possono emozionare di più un appassionato di Diego?
“Sicuramente fa un certo effetto che ci sia all’asta la casa del suoi genitori così come due BMW dal grande valore e un appartamento che Maradona possedeva sulla costa. Tuttavia, per chi ama il calcio e l’ha amato da calciatore, c’è un cappello che gli ha firmato l’ex calciatore, David Trezeguet, nel Mondiale del 1998, bellissima anche una chitarra criolla autografata dal chitarrista flamenco Vicente Amigo. Ci sono anche dei quadri particolari, come la foto del suo debutto col Boca Juniors. Era un 20 di febbraio e quel giorno del 1981 Diego diventava ufficialmente un giocatore professionista degli Xeneizes. Come non menzionare una riproduzione della Creazione di Michelangelo con Maradona, denominata proprio ‘Creazione del calcio’ da Napolimania.
Si dice che infatti Dio abbia creato il calcio e l’abbia affidato a Diego per insegnarlo. Infine, per me è meraviglioso il quadro con dentro una foto del gol segnato all’Inghilterra da una prospettiva unica di un solo fotografo. C’è di tutto, e anche immancabilmente, un pezzettino della sua Napoli…”.
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