L’arresto di Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, ha messo in luce anche il dissesto finanziario che vive la società blucerchiata.
Situazione complicata e paradossale quella che sta vivendo la Sampdoria. Il suo presidente, Massimo Ferrero, si trova in carcere per bancarotta di alcune società da lui gestite. Nulla a che vedere con i blucerchiati, sebbene dalle ultime intercettazioni telefoniche è stata evidenziata la possibilità che l’imprenditore volesse attingere ai conti del club per coprire gli ingenti debiti accumulati in altre società da lui dirette. In particolar modo, si parla di debiti per un totale di 200 milioni di euro.
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Sampdoria, Ferrero in manette e il club in dissesto finanziario
L’economista Alessandro Giudice è intervenuto ai microfoni di ‘Radio Punto Nuovo’, durante la trasmissione ‘Punto Nuovo Sport Show’, chiarendo il quadro della situazione per il club genovese: “I reati imputati a Ferrero non riguardano direttamente la Sampdoria, ma la situazione dei blucerchiati è drammatica a livello economico“.
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L’esperto spiega meglio i rischi e la situazione complicata della Samp: “Nel bilancio del 2019, i doriani hanno registrato circa 50 milioni di plusvalenze e nel 2020 solamente 14. La Sampdoria ha goduto di prestiti che attualmente è difficile che siano ripagati. I genovesi basano il proprio fatturato quasi esclusivamente sui diritti TV e sulle plusvalenze, mentre dal botteghino ricavavano appena 5 milioni nelle stagioni precedenti al Covid-19. La Sampdoria è tecnicamente in dissesto finanziario, è difficile pensare che qualcuno possa investire nella società blucerchiata”.