“Di peggio c’è solo Calciopoli”: l’intercettazione svelata da ‘La Repubblica’

Alcuni non meglio identificati dirigenti avrebbero definito l’inchiesta che riguarda la Juventus simile a quella di Calciopoli.

L’estate del 2006 è entrata nella storia del calcio italiano nel bene e nel male. Se da una parte infatti l’Italia si laureava per la quarta volta campione del mondo, superando ai calci di rigore la Francia, dall’altra la Serie A veniva sconvolta da quello che sarebbe stato ricordato come uno dei più grandi scandali di sempre: Calciopoli.

Con l’inchiesta che portò alla retrocessione d’ufficio della Juventus, privata anche di due Scudetti, il nostro calcio ha fatto i conti a lungo. Ma quanto sta accadendo adesso, con l’inchiesta avviata su richiesta della Covisoc per indagare sui conti del club bianconero, secondo qualcuno potremmo trovarci a rivivere una situazione simile.

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Andrea Agnelli e dirigenti Juventus
Dirigenza della Juventus (LaPresse)

Juventus, secondo alcuni dirigenti “peggio di così solo Calciopoli”

Certo è così per alcuni non meglio identificati “uomini di Agnelli”, che nelle intercettazioni rivelate da chi si sta occupando del caso, secondo quanto riportato da Repubblica nell’edizione odierna, parlano dell’inchiesta affermando che “peggio di così c’è solo Calciopoli“. Cioè la pagina più nera nella storia della Juventus.

E di poca consolazione è, per la Vecchia Signora, il fatto che altri club siano coinvolti nell’indagine. I bianconeri rischiano infatti sia dal punto di vista della giustizia penale, trattandosi di una società quotata in borsa. Dove il titolo tra l’altro traballa da giorni con conseguenze economiche facilmente immaginabili.

Se a questo aggiungiamo i deludenti risultati sul campo, con un 4° posto sempre più lontano e una squadra che non è mai decollata neanche dopo il ritorno di Allegri, e una rosa attuale costosa e male assemblata, con tanti giocatori di cui sarà difficile liberarsi, non è azzardato affermare che quello attuale sia un momento davvero difficile per la Juventus. Che spera di non trovarsi a vivere un’altra estate da dimenticare.

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