“Ne hanno più di Commisso”: l’ex presidente ‘lancia’ i nuovi proprietari

Dopo la cessione del Genoa al fondo statunitense 777 Partners, l’ex presidente Enrico Preziosi ha voluto chiarire i motivi che l’hanno spinto alla vendita.

Giusto ieri è arrivato il closing. Il Genoa è stato ceduto al fondo statunitense 777 Partners, diventando così l’ennesimo club che, negli ultimi anni è caduto in mani straniere. Ora la colonia “d’oltreoceano” può contare su di un altro club. Sono infatti sette al momento i club detenuti da proprietà americane: sei degli Stati Uniti ed una del Canada.

L’ex presidente Enrico Preziosi, che lascia dopo ben 18 anni tra alti e bassi, ha voluto però chiarire quali sono state le motivazioni che l’hanno spinto alla cessione. Soldi? Tutt’altro, almeno stando a quanto ha dichiarato in una lunga intervista a TeleNord.

“Questi americani sono fortissimi, come soldi forse ne hanno più di Comisso.” ha tenuto a chiarire Preziosi. “Di sicuro hanno le carte in regola per fare bene. Dal 2016, da quando ho deciso di cedere, si sono presentati mille personaggi, potrei scrivere un libro. Ho ceduto solo a chi ritenevo potesse fare il bene del Genoa.”

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Tifosi del Genoa
Tifosi del Genoa (LaPresse)

Genoa, Preziosi si sfoga: “Gli unici che non perdono…”

L’ex presidente Preziosi è poi tornato su alcuni “conti in sospeso” durante la sua presidenza del Genoa. “Le contestazioni? Le accetto, le capisco. Tutte, tranne una. Quando hanno mostrato lo striscione su mia figlia… non li perdono, li maledico ancora. Una cosa è ‘Preziosi vattene’, ci sta! Un’altra è mia figlia”.

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Infine arriva anche la spiegazione sugli ultimi anni un po’ opachi con pochi investimenti e risultati al di sotto delle aspettative: “Fino al 2011 ho investito parecchio nel Genoa, ci ho speso davvero tanti soldi. Poi non è stato più possibile. Il tutto è una conseguenze. La contestazione per questo la capisco, perché non arrivavano i risultati.”

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