“Voleva farmi questo…”: Salvini-Ghali, la confessione sui fatti di San Siro

Ghali, tramite un post pubblicato su Instagram, ha spiegato il motivo per cui ha firmato la t-shirt per il figlio di Salvini.

Le immagini della forte discussione durante Milan-Inter tra Ghali e Salvini dopo l’autogol di de Vrij, che inizialmente sembrava gol di Tomori, hanno fatto il giro dei media. Il cantante aveva contestato l’esultanza dell’ex Ministro dell’Interno per la rete segnata da un giocatore di colore, perché era in contraddizione con le sue politiche.

Nei giorni scorsi era trapelata la notizia di una presunta pace tra i due protagonisti, visto che Ghali aveva autografato una maglietta per il figlio di Salvini. Il cantante milanese ha spiegato il tutto con un lungo post pubblicato sul suo profilo ufficiale di ‘Instagram’: “Sono andato allo stadio per tifare la mia squadra del cuore, lo stesso cuore che mi ha fatto agire senza pensare”.

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Ghali con le Iene
Ghali e Stefano Corti (Mediaset)

Ghali su Salvini: “Allo stadio voleva farmi cacciare dal mio posto”

Poi c’è la specifica di Ghali di non aver mai fatto pace con Salvini: “Non mi sono mai pentito delle parole che gli ho detto durante il derby. Con lui non ho fatto assolutamente pace. Sono per la pace, ma non si può fare pace con chi porta avanti delle politiche razziste e di odio. Politiche che fanno morire la mia gente. La pace ci potra essere quando ammetterà i suoi errori e rispondera delle sue azioni, usando l’immigrato come capro espiatorio dei problemi dell’Italia. La pace con Salvini è una bugia mediatica“.

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Il post del cantante termina così: “Dice che mi offrirebbe un caffè, ma allo stadio ha cercato di farmi cacciare dal mio posto invano. Ho firmato quella t-shirt perché sapevo che sarebbe finita a suo figlio, che è un mio fan, sperando che voglia un’Italia diversa da quella voluta da suo padre”.

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