Cosa ha voluto dirci Giampiero Galeazzi

Giampiero Galeazzi si è spento all’età di 75 anni. Il mondo dello sport piange uno dei più famosi giornalisti degli ultimi 50 anni

Aveva 75 anni, era malato da tempo di diabete, se n’è andato all’improvviso, in un giorno qualsiasi, lasciando un vuoto enorme nel cuore e nella memoria degli sportivi. Il mondo del giornalismo piange l’addio di Giampiero Galeazzi, Bisteccone, ex canottiere, volto noto Rai, cronista unico nel suo genere. Aveva stravolto il modo d’intendere il giornalismo, sapeva essere ironico e serio, professionale e leggero, divertente e profondamente colto.

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Gianpiero Galeazzi seduto in uno scatto di qualche anno fa

Il messaggio di Galeazzi

Il suo modo di raccontare il calcio e ogni altro sport era unico. Riconoscibile, con l’accento romano e una simpatia travolgente che raramente diventava invadenza. Galeazzi è entrato nelle case degli italiani ed è diventato icona degli anni ottanta e novanta. Famose le sue incursioni durante i festeggiamenti dello scudetto del Napoli di Maradona. Galeazzi volentieri lasciava fosse Diego ad intervistare i suoi compagni e il presidente. Sapeva trovare titoli e notizie anche senza cercarle, lasciando fossero loro a raggiungerlo.

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Nella memoria la sua voce unita al ricordo delle medaglie d’oro nel canottaggio di Giuseppe e Carmine Abbagnale alle olimpiadi di Seoul 1988 e di Antonio Rossi e Beniamino Bonomi a Sydney 2000. Tanti, oggi, si ispirano a lui, provano ad imitarlo o semplicemente a omaggiarlo. Avranno colto il suo principale insegnamento: mai prendersi troppo sul serio quando si parla di sport. 

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