Crisi Roma: Mou, che delusione. E ora inizi il processo

Si mettono sempre più male le cose per la Roma di Mourinho. Il bilancio è allarmante: battuti anche dal Venezia, nelle ultime 7 partite tra campionato e Conference League, i giallorossi hanno vinto soltanto una volta, contro il Cagliari, ultimo in classifica. 

Sconfitta dopo sconfitta, inizia a farsi largo tra il popolo romanista un sentimento di delusione e malcontento che dovrà pur trovare un responsabile comune. Si, perché a Roma ciò che importa davvero, in un momento di crisi, è individuare qualcuno che si prenda la responsabilità. E certamente l’allenatore della Roma questo lo ha fatto, ponendosi spesso a parafulmine della squadra e della società, facendo sì che tutta la rabbia dei tifosi ricadesse su di lui, come un macigno che soltanto lo Special One, avrebbe potuto incassare, ma sostenere, per poi ricostruire.

Eppure, tutti ricorderanno il calore e l’entusiasmo con il quale Mou è stato accolto dal popolo giallorosso soltanto 5 mesi fa. Probabilmente in molti credevano che il suo arrivo avrebbe potuto segnare un punto di svolta nella storia della Roma, invertire la rotta, far crescere di nuovo le ambizioni di una squadra che per troppi anni è stata gestita e ridotta male.

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 Roma Mourinho
Mourinho ( LaPresse)

Il punto di rottura

C’è da dire che da quel 6 a 1 contro il Bodo Glimt la Roma non si è più ripresa e i tifosi neanche. Certe sconfitte, si sà, pesano più di altre. I romanisti hanno dovuto sopportare un’umiliazione troppo grande, che ha rotto inevitabilmente quel patto firmato col sangue a inizio stagione tra Mourinho, i tifosi e la Roma. Sono cadute le fondamenta e il castello sta crollando partita dopo partita, è venuta meno la fiducia e senza quest’ultima una risalita in superficie si fa sempre più complicata.

Nella partita di ieri contro il Venezia è chiaro che qualche responsabilità Mou l’ha avuta, nonostante l’ennesima penalizzazione arbitrale. E sì, anche questo è un tema che non si può liquidare rapidamente, perché è vero che una squadra forte non deve farsi condizionare dall’errore di un arbitro, deve andare oltre e prevalere tecnicamente, ma è altrettanto vero che sono i risultati che contano nel calcio, i numeri e sopratutto i gol e da quel calcio di rigore piazzato da Aramu la partita ha cambiato volto.

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Le responsabilità di Mou

Resta il fatto che anche Mou, da quel momento in poi, è entrato in confusione e ha commesso una seria di errori imperdonabili, inserendo addirittura tutte le punte a disposizione, stravolgendo il sistema tattico della squadra. Ed è lì che effettivamente la partita è finita.

Scelta opinabile anche quella di far entrare in campo  giocatori che non hanno mai dato un contributo eclatante come Carles Perez, oppure Zalewski, ancora troppo acerbo. Probabilmente, mai come in questa sconfitta è anche colpa di un allenatore che non sembra saper cosa fare quando le cose si complicano. Certo è che se crei tanto, ma sbagli negli ultimi metri, se ci sono disattenzioni in difesa e se mancano dei ricambi, un problema c’è, anzi più di uno.

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L’unica chance che resta ora, prima del mercato di riparazione di gennaio, è approfittare della sosta per le Nazionali per ritrovare la concentrazione, buttandosi alle spalle quanto visto finora. Resta solo un modo per invertire la rotta malgrado tutto: sostenere ancora questa squadra, ricordandosi che una volta che si tocca il fondo si può soltanto risalire, forse ancora non è tutto perduto.

 

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