L’arbitro Clattenburg si confessa e ammette di aver concesso un rigore all’Atletico contro il Real: “Per compensare il goal in fuorigioco”.
L’ex arbitro Mark Clattenburg si confessa ai microfoni del podcast ‘The Brazilian Shirt Name’. Proprio lui era stato scelto, nel 2016, per supervisionare la sfida della finale di Champions League in cui si scontrarono l’Atletico Madrid e il Real Madrid. Nel corso del match, giocato a San Siro e sicuramente dal valore elevato, Clattenburg aveva deciso di assegnare un calcio di rigore all’Atletico per fallo di Pepe su Fernando Torres. Oggi, a distanza di cinque anni e dopo quattro anni dal suo ritiro (avvenuto nel 2017), l’ex arbitro ha voluto spiegare le ragioni di quella scelta.
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L’ex arbitro Clattenburg rivela la motivazione del rigore all’Atletico: “L’ho fatto per…”
Ecco allora cosa ha dichiarato in merito a quella finale di Champions l’ex fischietto inglese: “Sapevo che Bale l’aveva toccata, rendendo più semplice per Ramos segnare l’1-0 ma mettendolo in fuorigioco. Così ho chiesto al mio assistente se c’era stato quel tocco dopo la punizione. Ma ero totalmente isolato. Sono tornato in contatto con il mio assistente e mi ha detto che microfono e cuffie avevano smesso di funzionare proprio in quel momento. Ero molto confuso. È stata una decisione molto difficile“.
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“Sono stato molto fortunato – ha continuato Clattenburg – perché mi sono trovato a fischiare un rigore con un fallo dubbio, diciamo 50-50 . Torres era chiaramente davanti a Pepe e c’è stato contatto. Era davvero fallo? È molto soggettivo. L’ho fischiato per ripristinare l’equilibrio, visto che il Real aveva già segnato in fuorigioco”.