Il Napoli continua ad impressionare e schiaccia anche il Bologna. Dopo dieci giornate, c’è un nuovo ‘intoccabile’ per Spalletti
La risposta al Milan è arrivata, tanto puntuale quanto impressionante. La dimostrazione di forza vista ieri contro il Bologna, ha messo in evidenza un Napoli in formato Scudetto, rimandando al mittente gli scetticismi post-Roma. E vincere senza mai dare l’idea di aver messo la quarta (dinanzi ad una squadra che aveva messo in fortissima crisi i rossoneri, nell’ultimo turno) è stato un segnale chiaro alle altre big del campionato.
Dopotutto, ci sono due dati che devono far riflettere. Secondo le statistiche fornite dalla Lega Serie A, il Napoli è la diciassettesima squadra per chilometri medi percorsi a partita (104.095) ed è addirittura sedicesima per tempo di gioco effettivo (48’53, media gara). Indicazioni che confermano quello che è ormai visibile a occhio nudo: Spalletti ha eliminato qualsiasi traccia di quell’isterismo (al momento), che invece aveva contraddistinto la precedente gestione Gattuso, nelle sue fasi più problematiche.
Consapevoli dei propri mezzi, sempre in totale controllo della partita: è un Napoli dai destini forti, nonostante un avvio di campionato pieno di trappole e di insidie (espulsioni, rimonte e rigori sbagliati). E la differenza sta tutta qua, nella totale calma e sicurezza con cui il Napoli di Luciano Spalletti abbia sempre cercato la vittoria più degli avversari finora incontrati. Senza mai cadere in crisi di panico o carenze di veleno.
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Un cambio di rendimento e di filosofia che si personifica in Fabian Ruiz, su tutti. E dietro la trasformazione dello spagnolo, c’è molto del sistema di gioco cucitogli addosso da Luciano Spalletti. Non più sbadato, opaco e anonimo: adesso, l’ex Betis è il cuore pulsante di questo Napoli, l’albero di trasmissione di una macchina che, ormai, non ne può più fare a meno. E ieri, al netto del gol (il 9 da fuori area, da quando è in azzurro), l’iberico ha fatto registrare numeri da videogioco, con 101 passaggi completati su 104 tentati (il 97%!).
E abbiamo solo grattato la superficie. Non solo Fabian è nella top 10 del nostro campionato per passaggi completati, passaggi nel terzo finale, per tocchi e in tutte le altre statistiche che solitamente connotano un centrocampista (secondo StatsBomb), ma soprattutto domina il dato per palloni ricevuti in queste prime dieci giornate. Con ben 722 passaggi a lui destinati, Fabian Ruiz è il calciatore più ricercato del nostro campionato: un numero impressionante, se consideriamo che il secondo in graduatoria (Maxime Lopez del Sassuolo) gli è dietro quasi di cento unità.
Nel giro di pochi mesi, Fabian Ruiz è passato dall’essere scartato dalla Spagna di Luis Enrique ad essere il cuore pulsante ed il centro tecnico di una squadra che, al momento, sta stracciando la Serie A, per risultati e prestazioni. Soprattutto, sembra essere tornato su quel viale tecnico che, nel 2019, lo stava avviando verso i palcoscenici delle big d’Europa. Perché Spalletti non solo ha recuperato Fabian, ma lo sta esaltando come neanche Ancelotti (il suo mentore) era riuscito a fare nel suo anno e mezzo in Campania.
E dare al Napoli un centrocampista capace di determinare così, può essere una delle chiavi per riportare gli azzurri ai piani altissimi della nostra Serie A. E non solo.
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