Il neo direttore sportivo della Juventus Cherubini all’inizio del suo mandato bianconero provò a bloccare i giovanissimi Salah e De Bruyne
Il match tra Inter e Juventus, oltre a tutti gli intrecci storici tra le due formazioni, offre una sfida nella sfida anche lontana dal rettangolo di gioco. Per la prima volta, infatti, Cherubini e Marotta si sfideranno per la prima volta da quando il primo è diventato direttore sportivo della Juventus. I due hanno condiviso per sei anni lo stesso ufficio, da quando Cherubini approdò al club bianconero dal Foligno. Sarà il suo primo Inter-Juventus. Il lavoro sottotraccia del folignate è stato vicino a consegnare alcuni giocatori che ora hanno raggiunto l’élite del calcio.
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‘La Gazzetta dello Sport’ ha approfittato dell’occasione per tracciare un escursus di Federico Cherubini durante i suoi primi passi in bianconeri accanto a Beppe Marotta, il suo mentore. Il rapporto tra i due è stato ottimo fin da subito e il dirigente arrivato dall’Umbria si fece notare compiendo due segnalazioni che avrebbero potuto cambiare il corso della storia della Juventus, segnato da quel momento in poi comunque da tanti successi in campo nazionale.
Cherubini segnalò il giovane Mohamed Salah, un attaccante esterno egiziano di belle speranze che militava nel Basilea. Oltre a lui poi appuntò sulla sua agenda anche il nome di Kevin De Bruyne, che in quel momento della sua carriera militavan nel Werder Brema, in prestito dal Chelsea.
Per loro ha compiuto anche due viaggi che alla fine si sono rivelati improduttivi. Il dirigente della Juventus tuttavia si mosse per Salah prima del Chelsea che lo acquistò per poi lasciarlo andare alla Fiorentina.
Il viaggio a Brema per il centrocampista belga ora al Manchester City si produsse quando De Bruyne era al Werder, prima della sua tappa al Wolfsburg, decisiva per il suo definitivo trampolino di lancio e della successiva avventura in Inghilterra nei ‘Citizens’.
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Due storie che alla fine non produssero il lieto fine per la Juventus, che preferì puntare su altri elementi, calciatori più affermati, ma che aiutano a rilevare l’occhio lungo del dirigente bianconero che acquisite le redini della società di Andrea Agnelli vuole imporsi fuori dall’ombra dei suoi predecessori.
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