Game over a San Siro: al triplice fischio, il Derby di Italia tra l’Inter di Inzaghi e la Juventus di Allegri termina 1-1
Ciascuna reduce da una vittoria in campo europeo, Inter e Juventus sapevano bene che questo Derby di Italia avrebbe avuto un sapore diverso. E vuoi per il ritorno dei cinquantamila di San Siro, vuoi per la posta in palio altissima, la gara non ha tradito le aspettative per ritmo ed intensità.
Anche perché il match subisce immediatamente una sferzata, quando al 17′ i nerazzurri passano in vantaggio con il solito Edin Dzeko. Sugli sviluppi di un palo colpito da Calhanoglu, il bosniaco si fa trovare puntale per il tap-in a porta vuota, complicando dopo pochi minuti il piano gara di Massimiliano Allegri.
Lo stesso Allegri stizzito per la dinamica che ha portato in vantaggio l’Inter: la sua Juventus era momentaneamente in dieci uomini, per l’infortunio di Bernardeschi (poi uscito per far spazio a Bentancur), rimediato qualche attimo prima.
Tuttavia la reazione della Vecchia Signora non si fa attendere e al 23′, Cuadrado scaglia un destro al limite dell’area nerazzurra, che sibila di poco alla destra di Handanovic. Un bello spauracchio per Simone Inzaghi, seppur la prima frazione equilibrata ed estremamente combattuta.
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Alla ripresa, però, è l’Inter ad avere l’occasione migliore: Cuadrado stavolta perde un pallone sanguinoso a centrocampo e lancia in contropiede Perisic. Il croato arriva in area di rigore dopo una lunga galoppata, ma spara alto sopra la traversa di Szczesny.
La risposta della Juventus arriva (ancora una volta) qualche minuto dopo, con Morata che per poco non punisce di testa un’avventata uscita di Handanovic. E speranzoso di cambiare l’inerzia della partita, Allegri non tergiversa troppo con i cambi: al 65′, Kulusevski e Cuadrado lasciano il Derby di Italia per far spazio a Dybala (immediatamente pericoloso con un paio di serpentine in attacco) e Chiesa.
Due cambi che, complice anche la stanchezza dell’Inter, aumentano la pressione offensiva della Juventus, seppur la difesa di Inzaghi non tentenni ai desideri di rimonta bianconeri. Anzi, si compatta e tiene strette le linee, sino all’85’: Dumfries atterra ingenuamente Alex Sandro in area di rigore e Mariani (richiamato al VAR) assegna il penalty per gli ospiti. Una decisione che scatena la rabbia di Simone Inzaghi, subito espulso per proteste dal direttore di gara.
Dagli undici metri, Dybala non tradisce: prima spiazza Handanovic e poi pareggia i conti per la sua Juventus. Al triplice fischio, il Derby di Italia non ha un padrone, per un risultato che non accontenta davvero nessuna delle due contendenti, se non Napoli e Milan in vetta alla classifica.
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