La decisione di Mourinho per la Roma era l’unica possibile

Scelta e decisione tutt’altro che a sorpresa da parte di José Mourinho dopo la disfatta europea della Roma in Norvegia

Non poteva fare altrimenti, sarebbe stato strano il contrario. Non ha bisogno di riposo la Roma, non lo merita, deve riscattarsi dopo la figuraccia europea e c’è solo un modo per farlo: il campo. Per questo motivo, dopo il ko per 6-1 contro il Bodo in Conference League e alla vigilia della sfida col Napoli in campionato, José Mourinho ha deciso che la squadra doveva tornare subito in campo. La squadra è sbarcata a Fiumicino alle 2.30 di notte, tutti sono rimasti a dormire a Trigoria e questa mattina alle 11.30 l’allenamento post disfatta ordinato dallo Special One.

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Mourinho abbraccia Rashford
Mourinho e Rashford (Getty Images)

Roma, tutti in campo: la scelta di Mourinho

Squadra subito in campo, dunque, a Trigoria, per dimenticare in fretta l’ennesima figuraccia europea, una sorte di maledizione che si abbatte sulla Roma a prescindere da avversari e allenatori. Lavoro di scarico per la squadra, allenamento individuale per Zaniolo, Smalling e Spinazzola. C’è da preparare la sfida di domenica col Napoli ma, soprattutto, c’è da fare un lavoro mentale sulla squadra per evitare che la sconfitta in Norvegia possa avere ripercussioni sulla stagione.

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Mourinho ha scaricato le responsabilità della sconfitta sulla squadra, sulle riserve non all’altezza dei titolari, ma solo col lavoro sul campo, e con le sue idee, si potrà evadere da questo inatteso momento di difficoltà.

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