La Premier ha votato per il blocco delle sponsorizzazioni interne: Newcastle e Manchester City relegate un angolo, se ne discuterà ancora
La Premier League si è espressa. No, al Newcastle. Come riportato dal ‘Guardian’, le società della massima serie inglese hanno creato un fronte compatto. O quasi. Diciotto società su 20 hanno deciso di accettare la proposta di sponsorizzazioni interne alla società. A votare contro questa ‘riforma’ è stato il Newcastle, appena rilevato da un nuovo proprietario, il principe Mohammed bin Salman.
Oltre alla posizione del club bianconero, c’è da registrare la posizione del Manchester City che per il momento ha scelto la strada dell’astensione.
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No alle sponsorizzazioni interna in Premier League: Newcastle e Manchester City contro un blocco compatto
La decisione ha fatto suonare l’allarme pure in casa del Manchester City, come era abbastanza prevedibile.
Il voto impedisce lo stanziamento di introiti diretti ai club da società controllate dagli stessi proprietari. Come succederebbe per il Newcastle, controllato ora dal fondo PIF.
La scelta dei club inglesi non è scesa giù alla proprietà dei ‘Magpies’ che non ha gradito la presa di posizione ritenendola “anticompetitiva”.
Lo stop alle sponsorizzazioni interne al momento durerà per un mese, dopodiché i club torneranno a riunirsi per parlare ancora della questione. La guerra intestina è appena cominciata. Il Manchester City, che per il momento si è astenuto dal voto, supporta la linea del Newcastle.
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Per il momento dunque difficilmente il Newcastle riuscirà a fare shopping tra i top club europei che sono gli altri spettatori interessati al vicenda giacché il principe saudita possiede un patrimonio sterminato.
La mancanza di ricavi provenienti da sponsorizzazioni interne renderà difficoltoso più difficoltoso aumentare gli introiti per i ‘Magpies’ che in classifica occupano la penultima posizione e domenica sono stati sconfitti per 3-2 in casa dal Tottenham, quinto ko di questo campionato.