Yoshida come Koulibaly, la furiosa reazione agli insulti razzisti

Altro episodio di razzismo in campo. Dopo Koulibaly, a finire nel mirino degli incivili è stato Yoshida durante Arabia Saudita-Giappone.

Altro continente, stessi comportamenti deplorevoli. Il mondo del calcio continua a registrare altri episodi razzisti: dopo quelli avvenuti domenica nella gara tra Fiorentina e Napoli, ieri sono stati registrati in occasione della partita che ha visto l’Arabia Saudita battere 1-0 il Giappone. A finire nel mirino degli incivili, questa volta, è stato il capitano delle selezione del Sol Levante Maya Yoshida.

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Koulibaly in campo
Kalidou Koulibaly (Getty Images)

Razzismo in campo, Yoshida nel mirino degli incivili

Il giocatore della Sampdoria, al termine dell’incontro, si era posizionato nel consueto spazio riservato alle interviste allestito a bordo campo, proprio di fronte alla curva avversaria che ha iniziato ad insultarlo. Il nipponico ha provato prima a rispondere a distanza, poi si è diretto con fare minaccioso verso gli spalti. Proprio come Kalidou Koulibaly.

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“Ci sono stati dei gesti discriminatori È difficile da accettare, è successo anche nelle altre gare di qualificazione. È una situazione molto deludente” il commento di Yoshida, che in seguito è tornato negli spogliatoi scuro in volto. Una brutta pagina per il Giappone che ora, per qualificarsi al Mondiale in Qatar, dovrà necessariamente guardare avanti e vincere la prossima partita contro l’Australia. Finora la squadra ha ottenuto 3 punti in altrettante partite: troppo poco, per sognare. Serve un’inversione di tendenza ma la rabbia per quanto accaduto in Arabia è ancora forte.

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