Italia-Spagna, tra ricordi ed il duello per la Nations League: in esclusiva ai microfoni di SerieAnews.com, l’ex azzurro Emanuele Giaccherini
Di scena domani, per la semifinale di Nations League contro la Spagna, l’Italia di Roberto Mancini si prepara ad un altro appuntamento con la storia. Almeno in questo 2021. “Sarà una gara difficile, tutte e due le squadre ci tengono moltissimo e la staranno preparando nei minimi dettagli”, spiega l’ex Nazionale azzurro Emanuele Giaccherini, in esclusiva a SerieAnews.com.
Una partita che, però, Mancini sarà costretto a giocare senza un centravanti di ruolo, visti gli infortuni di Immobile e Belotti: “Sarà una bella gatta da pelare, ma questo può anche aumentare il grado di imprevedibilità degli azzurri – continua l’ex Juventus e Napoli – Magari Mancini potrà optare per un falso nueve e riproporre in Nazionale la soluzione vista in Juve-Chelsea, con Bernardeschi punta. Altrimenti, anche Chiesa potrebbe essere un’alternativa”.
Poi Giaccherini si sposta sulla Spagna di Luis Enrique: “L’abbiamo vista anche all’Europeo, sono una squadra che crea tanto con il possesso palla. Ci terranno molto a batterci, visto anche il record che continuiamo a difendere. Avranno grandi motivazioni, così come le avremo anche noi. In una partita del genere, l’Italia avrà voglia di ribadire e confermare l’Europeo vinto”.
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La stessa Spagna che continua a far discutere per le convocazioni di Luis Enrique. Seppur i tanti infortuni, il CT iberico ha lasciato ancora a casa gli ‘italiani’ Fabian Ruiz e Brahim Diaz, snobbando (o quasi) il loro rendimento in Serie A: “Io uno come Brahim lo convocherei tutta la vita… Sta bene mentalmente e fisicamente, sta crescendo tanto. Così come anche Fabian. Poi Luis Enrique avrà i suoi buoni motivi per non averli convocati, lo saprà meglio di me. E non credo che snobbi la Serie A”, chiude sorridendo Giaccherini.
Di qui, con l’ex bianconero apriamo l’album dei ricordi e torniamo a quell’Italia-Spagna, targata Euro 2016: “Fu una grande partita e una scoperta per tutti. Loro erano un po’ a fine ciclo, avevano vinto tutto. Noi avevamo più fame e c’abbiamo messo quel qualcosa in più, anche grazie al mister (Conte, ndr). Anche per me, fu una grande partita: sfiorai il gol e solo un super De Gea mi disse no con un miracolo. Poi colpì persino il palo in semi-rovesciata e contribuì al gol di Chiellini. Insomma, ho un grande ricordo: fui protagonista in quella partita”.
Infine, un passaggio con Giaccherini sul mentore Antonio Conte, ancora a spasso e senza una panchina da allenare: “Non mi fa effetto vederlo svincolato. Ci sta che, dopo la separazione con l’Inter, si prenda un anno sabbatico per guardarsi intorno. E chissà, magari trovare anche una grande squadra che lo possa chiamare. Nel frattempo, il mister si tiene sempre aggiornato: adesso è a Sky e avrà modo di vedere tutte le partite e tutti i giocatori”.
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