“Mi vergogno”: ufficiale, rissa e cinque anni di squalifica

Maxi-stangata del Giudice Sportivo verso l’allenatore: adesso c’è l’ufficialità. “Mi vergogno”, le parole dello squalificato

Lo scorso weekend, Giovanni Alosi, tecnico del Carpignano (squadra di Prima Categoria pugliese), aveva preso a pugni il giovane arbitro Andrea Felis, in seguito ad uno screzio di gioco. L’allenatore era già ammonito quando, causa l’ennesimo giro di proteste, è stato espulso dal direttore di gara, per poi sferrargli un pugno.

Un gesto che ha lasciato senza parole la critica sportiva italiana, insorta contro Alosi e subito pronta ad esortare le istituzioni competenti ad una squalifica esemplare. Dopotutto, gli episodio di violenza sono sempre più all’ordine del giorno nel calcio dilettantistico e gli appassionati ne chiedono da tempo rimedio.

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pallone in porta
Pallone (Getty Images)

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Caso Alosi, ufficiale la maxi-squalifica: “Mi vergono del mio gesto”

Già nelle ore successive all’accaduto, il tecnico Alosi si era pentito amaramente del proprio gesto e annunciato l’addio al calcio, indifferentemente dalla sanzione che sarebbe stata poi imposta dal Giudice Sportivo.

Giudice Sportivo che, oggi, ha deliberato per una squalifica di 5 anni per l’allenatore pugliese, interdetto da qualsiasi carica ufficiale della FIGC sino al 30 settembre del 2026. Per il suo (ormai ex) club, invece, la sconfitta 3-0 a tavolino e 200mila euro di multa.

Una maxi-stangata dunque per Alosi, che con il suo gesto nel match tra Oleggio Castello e Carpignano ha scioccato tutta Italia, complice anche il video divenuto immediatamente virale. “Mi vergogno molto di quello che ho fatto, ho avuto un momento di blackout. Sono pronto a pagare le conseguenze delle mie azioni”, ha dichiarato il 47enne tecnico pugliese, nell’immediato dopo-gara.

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