“E’ un mistero”: la scelta di Allegri che l’ex Juventus non si spiega

Critiche alla Juventus di Allegri: intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, Tardelli si chiede come mai De Ligt e Chiesa non giochino

Appena due punti e la clamorosa terzultima posizione occupata in classifica. L’avvio della Juventus non si può dire certamente sia stato positivo e la vittoria con il Malmo non è sufficiente da sola a rendere agrodolce l’inizio di stagione della formazione di Massimiliano Allegri, impegnata con lo Spezia nel prossimo turno.
Marco Tardelli ha parlato di una squadra poco solida nell’intervista concessa a ‘La Gazzetta dello Sport’.

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Tardelli durante un intervento a Casa Azzurri
Marco Tardelli (Getty Images)

Juventus, Tardelli: “Squadra poco solida, perché con Allegri De Ligt e Chiesa non giocano?”

Marco Tardelli si è concentrato sulla situazione vissuta dalla formazione bianconera in un’intervista concessa a ‘La Gazzetta dello Sport’. Il campione del Mondo a Spagna 1982 ha analizzato il momento e esteso le responsabilità a molto: “Anche sei anni fa cominciò molto male la stagione ma poi conquistò lo scudetto. Ripetersi questa volta non sarà per niente semplice perché la concorrenza è alta. Sono convinto che alla fine la Juventus riuscirà a trovare la via per arrivare quantomeno nelle prime quattro.
Allegri ha commesso i suoi errori ma questa squadra non l’ha costruita lui, anzi a dovuto rinunciare a qualcosa di importante”.

Già, proprio l’addio di Ronaldo è stato un altro dei fattori considerati da Tardelli: “Quando le cose non vanno bene, un fuoriclasse come lui aiuta a nascondere i problemi sotto il tappeto. Ti risolve le partite, non è semplice rinunciare a questa abitudine. Kean non è campione, magari lo diventerà ma la Juventus non credeva di sostituire Ronaldo con lui”.

Il campione del mondo è critico pure con i giovani: “La Juventus non è solida, per ora i giovani non hanno dimostrato di meritare di scendere in campo. Lasciare andare via Allegri e poi riprenderlo è stata un’ammissione di colpe da parte di chi lo ha richiamato. Chiesa deve acquisire personalità e segnare di più”.

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Il tecnico livornese ha comunque le sue colpe: “Le responsabilità – ha aggiunto Tardelli, intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’ – in casi del genere sono di tutti, compresi società e calciatore. Il pareggio del Milan ad esempio non può essere colpa di Allegri, tuttavia inserire De Ligt avrebbe potuto aiutare. Non so come mai non giochi, è un mistero. Così come vedrei bene Chiesa dall’inizio in questo 4-4-2″

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