‘La Gazzetta dello Sport’ ha analizzato costi d’esoneri e buonuscite degli allenatori: in serie A già spesi 23 milioni da inizio stagione
Allenatore, quanto mi costi… I presidenti di Serie A, e non solo, ogni anno devono fare i conti con i cambi in panchina. Pure questa stagione è cominciata sotto il segno degli esoneri per i tecnici. Sono già due le formazioni che hanno cambiato guida tecnica. Un dispendio di risorse economiche extra che specie all’epoca del Covid e delle difficoltà economiche generate da una contrazione dei ricavi (in primis per gli scarsi ricavi dagli stadi e la riduzione delle plusvalenze) possono costare particolarmente caro.
Fino a questo momento, in Serie A sono stati esonerati Eusebio Di Francesco e Leonardo Semplici. Il primo era stato chiamato dall’Hellas Verona per sostituire Ivan Juric, passato al Torino. Il secondo, invece, era stato confermato dal Cagliari in seguito alla prodigiosa rimonta del passato campionato. Dai due, i club si aspettavano la giusta virata. Così non è stato e adesso a veneti e sardi resta da saldare il conto …
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Serie A, ecco quanto costa esonerare un allenatore: già spesi 23 milioni da inizio stagione
‘La Gazzetta delolo Sport’ ha analizzato i costi generati da esoneri e addii degli allenatori.
Eusebio Di Francesco all’inizio della sua avventura sulla panchina del club scaligero ha firmato un contratto biennale da 1.5 milioni netti a stagione. Tradotto rappresenta un totale di 5.3 milioni lordi per l’Hellas Verona che dovrà ora pagare il tecnico fino a quando non troverà una nuova ‘casa’ disposto ad accoglierlo.
Il conto da pagare per il Cagliari risulta meno salato. I rossoblù dovevano 1.4 milioni a Leonardo Semplici fino a giugno 2022 (800 mila euro netti).
Ciò vale a dire che le società di Serie A hanno già polverizzato circa 7 milioni di euro con i due addii.
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La riflessione però può essere estesa anche ai discorsi affrontati in estate con Inter e Juventus che hanno individuato un nuovo allenatore per le rispettive panchine. I nerazzurri hanno dato ad Antonio Conte una buonuscita di 7 milioni euro netti, 12 lordi. La Juventus invece garantirà ad Andrea Pirlo circa 4 milioni di euro lordi. In totale, considerando queste ultime due operazioni, l’ammontare della cifra evaporata sale a 23 milioni.