Il Napoli aveva sprecato nel primo tempo tante occasioni contro il Leicester. Moggi si è soffermato soprattutto su Victor Osimhen.
La prima gara della fase a gironi di Europa League tra Leicester e Napoli si è contraddistinta per un’elevatissima intensità di gioco. Il primo tempo si era concluso con la squadra inglese in vantaggio grazie al gol di Perez al 9′. Dopo il gol subito nei minuti iniziali, la squadra di Spalletti ha preso le redini del gioco ed ha sfiorato più volte il gol del pareggio.
Analizzando la prima frazione di gioco, quella in cui il Napoli non ha trovato alcuna rete, va sottolineato come gli azzurri abbiano sì giocato bene, ma senza cattiveria sotto porta. I giocatori partenopei potevano fare meglio in tante occasioni che gli sono state concesse dalla difesa del Leicester. Anche Osimhen ha sbagliato più volte la conclusione. Sull’attaccante nigeriano erano state rilasciate alcune dichiarazioni che stanno facendo molto discutere.
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Moggi su Osimhen: “Bisogna capire che giocatore è”
Luciano Moggi a ‘7 Gold’, si è soffermato, alla fine del primo tempo, proprio sulla prestazione del centravanti contro il Leicester: “Osimhen? Lasciatemi dire una cosa su Osimhen. Bisogna capire di che tipo di giocatore stiamo parlando: può siglare dei gol bellissimi, ma può commettere anche alcuni errori clamorosi”.
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L’ex dirigente di Napoli e Juventus ha poi concluso il suo intervento: “La sua qualità migliore non è la tecnica e a volte succede che sbagli delle super occasioni per andare in gol”.
Chissà se la doppietta realizzata nel secondo tempo possa aver sortito qualche effetto sui prossimi giudizi a lui riservati. Senz’altro i tifosi azzurri si agurano che Osimhen possa non solo continuare a segnare, ma anche colmare quelle lacune che spesso gli vengono imputate. Di certo, i gol aiutano (e come) a rivalutare la prestazione di un attaccante. Ma del nigeriano si presta, spesso, poca attenzione al lavoro ‘sporco’ che compie: dal pressing perpetuo alla profondità che garantisce ai compagni, che gli lanciano il pallone in avanti con estrema fiducia: talvolta anche alla cieca.