La situazione economica della Juventus non è del tutto rosea. Il club bianconero chiuderà il quarto bilancio consecutivo in rosso.
Dopo la sosta per le qualificazioni al Mondiale, la Juventus sfiderà sabato il Napoli di Spalletti al Maradona. Il tecnico toscano avrà a disposizione anche Osimhen. Il ricorso della società partenopea sulla squalifica di due giornate inflitta al nigeriano dopo l’espulsione contro il Venezia è stato accolto.
Per la Juventus è una partita fondamentale, considerando che ha solo un punto dopo le prime due partite e che dista già 5 punti dalle squadre di testa. Per la squadra bianconera è un momento difficile anche dal punto di vista economico. La cessione di Ronaldo allo United ha dato ossigeno alle casse juventine, ma le perdite dovute al Covid sono rilevanti.
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Juventus, perdita di almeno di 191 milioni di euro nell’ultimo bilancio
Come quanto riportato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, la Juventus ha chiuso il bilancio 2020-21 con una perdita di almeno 191 milioni di euro. La cifra è il frutto di una semplice somma algebrica tra la semestrale al 31 dicembre 2020 del team piemontese (-113,7 milioni di euro) e la semestrale della controllante Exor, dove John Elkann è il presidente e l’amministratore delegato, (+77 milioni di euro) al 30 giugno 2021 resa nota in giornata tramite un comunicato.
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Il dato non è ufficiale perché bisogna aspettare quando la Juventus varerà il bilancio tra il 13 e il 16 settembre. Le perdite possono essere superiori a causa delle cessioni di Ronaldo e Romero. I due giocatori sono stati ceduti ad un valore inferiore rispetto a quello iscritto nel bilancio 2020-21. Le svalutazioni sarebbero di 14 milioni e di 4,4 milioni di euro.
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La perdite potrebbero arrivare a circa 210 milioni di euro. Questo sarebbe il quarto bilancio consecutivo della Juventus in rosso. Certamente, il Covid non ha aiutato e la società bianconera ha dovuto effettuare un aumento di capitale di circa 400 milioni di euro. L’intervento è stato fatto per mettere in sicurezza i conti e supportare il prossimo piano quinquiennale: taglio dei costi e puntare sui giovani.