Immobile nel mirino della critica: resta da chiedersi, però, perché Mancini non ne fa a meno. Semplicemente, perché non ha alternative
Tutti a criticare Ciro Immobile, dopo Svizzera-Italia: a partire da un grande maestro di giornalismo come Mario Sconcerti. Sul ‘Corriere della Sera’ di oggi si legge: “Il momento di difficoltà viene dalla piccola deriva di alcuni giocatori fondamentali. Il primo è Immobile che è generoso, ma non c’entra niente con questa squadra. Immobile ha bisogno di profondità. Non ha il fisico né il tempo per il gioco da piccola area. Sa fare benissimo altre cose”. Leggendo l’analisi di Sconcerti, Immobile è chiamato in causa: sembra esser inevitabilmente Roberto Mancini, però, il responsabile principale di un Immobile che diventa un brutto ‘vorrei ma non posso’.
Ne arrivano, quasi ineludibilmente, altre domande, concatenate. Mancini non sa che Immobile ha bisogno di profondità per render come fa nella Lazio? Se ne è consapevole, perché insiste su di lui? Dobbiamo ridimensionare il giudizio sull’operato del ct che ha guidato l’Italia alla vittoria dell’Europeo?
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Guardare ai principi, non ai nomi: al ct l’ardua scelta
In un precedente articolo pubblicato post-Svizzera, si è analizzato come la scelta di Immobile risulti poco felice. E che la necessità non è quella di un sostituto sic et simpliciter, ma di comprendere se si può evolvere un certo calcio, quello che ha condotto la Nazionale ad esser leader storica nella classifica della striscia di imbattibilità, con 36 partite senza conoscere il gusto amaro della sconfitta. Giocare alle figurine, forse, serve a poco: tolgo Tizio, metto Sempronio. Così potremmo fare tutti gli allenatori.
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Poi, se si pensa che Scamacca, Kean o Raspadori (mai titolari, finora, in nessun grande club o neppure nel Sassuolo) siano la risposta, allora bisogna iniziare davvero a dubitare di Mancini. Oppure, bisogna ammettere che Immobile, ad oggi, non ha una vera alternativa, che Mancini sa fare il suo mestiere e che se insiste su Immobile è perché gli garantisce altri parametri. Anche al ct farebbe piacere trovare più gol: resta solo da capire quale strada deciderà di intraprendere per completare la sua ricerca.